Chaos Communication Congress #34C3

Visitors pass through a tunnel at the Chaos Communication Congress (CCC) in Leipzig, Germany, 27 December 2017. The world's largest non-commercial hacker meeting takes place until 30 December 2017.  EPA/HAYOUNG JEON
Visitors try a sound machine at the Chaos Communication Congress (CCC) in Leipzig, Germany, 27 December 2017. The world's largest non-commercial hacker meeting takes place until 30 December 2017.  EPA/HAYOUNG JEON
A computer fan works with a computer at the Chaos Communication Congress (CCC) in Leipzig, Germany, 27 December 2017. The world's largest non-commercial hacker meeting takes place until 30 December 2017.  EPA/HAYOUNG JEON
A general view of the Chaos Communication Congress (CCC) in Leipzig, Germany, 27 December 2017. The world's largest non-commercial hacker meeting takes place until 30 December 2017.  EPA/HAYOUNG JEON
A man poses in front of a 3D printer at the Chaos Communication Congress (CCC) in Leipzig, Germany, 27 December 2017. The world's largest non-commercial hacker meeting takes place until 30 December 2017.  EPA/HAYOUNG JEON

Si è conclusa a Lipsia lo scorso 30 dicembre la 34a edizione della convention organizzata dagli hacker europei. Un appuntamento che raduna ogni anno migliaia di persone – 12.500 nel 2016 – tra i 5500 membri del Chaos Communication Club, fra cui i 2500 volontari, gli Angeli del Caos, visitatori, curiosi e interessati al tema. Si è parlato di tecnologia e governo della Rete con spirito critico e creativo. Titolo dell’edizione 2017 è stato Tuwat, parola misteriosa e quasi in codice, che tra gli addetti ai lavori ricorda la chiamata a raccolta di tutti i tecnofili impegnati e desiderosi di partecipare al cambiamento, da parte dei padri fondatori della cultura hacker in Europa. Traduzione orientativa: “Facciamo qualcosa” (Foto ANSA).

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