Una giornata per i grandi mari

A'Greenpeace activist holding a banner as other activists get into Hollersee lake as part of the campaign
Greenpeace activists unfold a floating banner in Hollersee lake as part of the campaign
A sign warns of sewage contaminated ocean waters on a beach Wednesday, March 1, 2017, in Coronado, Calif. Coronado and Imperial Beach waters remain closed to swimmers and surfers Wednesday after more than 140 million gallons of raw sewage spilled into the Tijuana River in Mexico and flowed north of the border for weeks in February, according to a report. (AP Photo/Gregory Bull)
United Nations, New York, USA. Photo by: Luiz Rampelotto/picture-alliance/dpa/AP Images
Photo by: Dennis Van Tine/STAR MAX/IPx
2017
6/7/17
Prince Albert II of Monaco at a Press Briefing  on the Ocean Conference at UN Headquarters in New York City.
IMAGE DISTRIBUTED FOR AVAAZ - United Nations Environment Goodwill Ambassador Adrian Grenier delivers an AVAAZ petition signed by over one million people urging action to reduce plastic pollution in the world's oceans, Tuesday, June 6, 2017, at U.N. Headquarters. (Jason DeCrow/AP Images for AVAAZ)
IMAGE DISTRIBUTED FOR AVAAZ - United Nations Environment head Erik Solheim receives an AVAAZ petition signed by over one million people urging action to reduce plastic pollution in the world's oceans, Tuesday, June 6, 2017, at U.N. Headquarters. (Jason DeCrow/AP Images for AVAAZ)

Si celebra oggi, 8 giugno, la giornata mondiale degli oceani – World Oceans Daycoordinata dall’associazione The Ocean Project. L’obiettivo è quello di sensibilizzare in merito all’importanza della tutela dei grandi mari, che copèrendo il 71 per cento del pianeta sono cruciali per la regolazione del clima, dell’ossigeno nell’aria; per la biodiversità, e molte altri aspetti.

Sono moltissimi gli eventi organizzati in tutto il mondo, e raccolti nel sito www.worldoceansday.org. Uno dei temi più sentiti, recentemente sollevato anche da Greenpeace (nelle foto si vedono alcune immagini di  una manifestazione in proposito), è quello dell’inquinamento, in particolare da plastica, che altera di ecosistemi: tanto che l’Onu ha dato a quest’edizione il titolo di I nostri oceani, il nostro futuro, organizzando a New York la prima conferenza volta a definire azioni concrete comuni (nello foto: alcuni partecipanti, tra cui il principe Alberto di Monaco). Anche la nota piattaforma di petizioni Avaaz ha consegnato lunedì scorso alle Nazioni Unite oltre un milione di firme raccolte per promuovere l’adozione di misure concrete al fine di ridurre l’inquinamento da plastica.

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