Hong Kong, vent’anni dopo
Alla mezzanotte tra il 30 giugno e il 1 luglio del 1997, Hong Kong cessava di essere colonia britannica e ritornava alla cina. In questi giorni il presidente cinese Xi Jinping si è recato nel’ex colonia, ora formalmente regione autonoma all’interno del Paese, per ricordare i vent’anni dall’evento – qui lo vediamo insieme al capo del governo locale, la signora Carrie Lam.
In questi anni, però, i rapporti tra Pechino e Hong Kong non sono sempre stati idilliaci: celebre è stata la “protesta degli ombrelli“, con cui i giovani si sono opposti ai metodi autoritari del governo cinese, che mal si conciliano con l’autonomia di cui l’ex colonia formalmente gode. Al centro delle polemiche è ora la costruzione di un terminal ferroviario ad alta velocità, che verrebbe affidato ad agenti doganali cinesi anziché hongkongesi: in base al principio “un Paese, due sistemi” ora vigente, che assicura ad Hong Kong organi politici, amministrativi e giudiziari propri, questa è stata vista come una pesante ingerenza di Pechino. Xi Jinping ha comunque assicurato che il sistema rimarrà in vigore fino alla scadenza prevista, nel 2047.