Ernesto Che Guevara oltre l’icona

epa03202863 Janatha Vimukthi Peramuna or People's Liberation Front cadres carry portraits of Che Guevara during the May Day parade to the BRC Grounds in Colombo, Sri Lanka, 01 May 2012. Perhaps the only Marxist party in the island nation, the Janatha Vimukthi Peramuna or People's Liberation Front founded by Rohana Wijeweera who was killed after his second failed rebellion during 1988-89 has been in and out of governments after it entered mainstream politics. It suffered a split recently which gave birth to another political entity the Frontline Socialist Party.  EPA/M.A.PUSHPA KUMARA
epa03431117 A demonstrator holds a flag depicting Che Guevara during the protest called 'Day of the Dignity' in the city of Medellin, Colombia, 12 October 2012. Colombians who are discontent with the social situation of Colombia demonstrate in the main cities of the country, gathering about 300.000 people, according to reports.
Una foto di Enrique Meneses della serie 'Sierra maestra'. Il giornalista e fotoreporter spagnolo, che fu il primo a pubblicare le immagini di Che Guevara e Fidel Castro durante la rivoluzione cubana nella Sierra Maestra, è morto a 83 anni nell'ospedale La Paz di Madrid, 7 gennaio 2013. ANSA / FLICKR
epa04061401 Protesters stand with placards, one reading 'Capital your deeds' (L) and the other showing a portrait of Argentinian Marxist revolutionary Che Guevara (R), during a demonstration outside the Ministry of Finance against the troika's austerity measures, in Nicosia, Cyprus, 08 February 2014. A protest against austerity measures imposed by the troika was held outside the Central Cooperation Bank as well as the Ministry of Finance.  EPA/KATIA CHRISTODOULOU
epa04472588 Kurdish protestors carry a flag with the portrait of Che Guevara during a demonstration calling for support for the Syrian Kurdish town of Ain al-Arab, known as Kobane, currently besieged by the Islamic State (IS), in The Hague, The Netherlands 01 November 2014. Fighting between the Islamic terrorists IS and Kurdish forces in the town of Ain al-Arab in the Syrian Turkey border, where forced than 200,000 people to flee to Turkey.  EPA/EVERT-JAN DANIELS
ANSA/REUTERS/Tony Gentile
epa05939119 Members of the Janatha Vimukthi Peramunas (Peoples Liberation Front) students and youth wing carrying portraits and Che Guevara flags make their way to a May Day rally at BRC Grounds in Colombo, Sri Lanka, 01 May 2017. Labor Day or May Day is observed all over the world on the first day of May to celebrate the economic and social achievements of workers and fight for laborers rights.  EPA/M.A.PUSHPA KUMARA
epa05939048 A protester takes cover while holding a Che Guevara flag as clashes erupt between protesters and French anti-riot police during a May Day demonstration against French far-right in Paris, France, 01 May 2017. Thousands of people demonstrated against the presence of Far-right Front National (FN) party candidate Marine Le-Pen for the second turn of the presidential elections. Labor Day or May Day is observed all over the world on the first day of the May to celebrate the economic and social achievements of workers and fight for laborers rights.  EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON
A Milano una mostra racconta il mito, il rivoluzionario e l'uomo Ernesto Guevara. In occasione dei cinquant'anni dalla morte, avvenuta in Bolivia dove era stato catturato insieme ai compagni di guerriglia, la mostra 'Che Guevara. Tu y dosos' alla Fabbrica del Vapore farà rivivere ai visitatori gli avvenimenti cruciali e il mito del Che, con la narrazione dell'uomo, dei suoi affetti, dei suoi ideali e turbamenti. L'esposizione si terrà dal 6 dicembre al primo aprile 2018, anno in cui ricorrono i 90 anni dalla nascita, ed è stata realizzata con il ricchissimo e in parte inedito materiale di archivio del Centro Studi Che Guevara de l'Avana, 5 OTTOBRE 2017. ANSA/UFFICIO STAMPA ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++
A Milano una mostra racconta il mito, il rivoluzionario e l'uomo Ernesto Guevara. In occasione dei cinquant'anni dalla morte, avvenuta in Bolivia dove era stato catturato insieme ai compagni di guerriglia, la mostra 'Che Guevara. Tu y dosos' alla Fabbrica del Vapore farà rivivere ai visitatori gli avvenimenti cruciali e il mito del Che, con la narrazione dell'uomo, dei suoi affetti, dei suoi ideali e turbamenti. L'esposizione si terrà dal 6 dicembre al primo aprile 2018, anno in cui ricorrono i 90 anni dalla nascita, ed è stata realizzata con il ricchissimo e in parte inedito materiale di archivio del Centro Studi Che Guevara de l'Avana, 5 OTTOBRE 2017. ANSA/UFFICIO STAMPA ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++
A Milano una mostra racconta il mito, il rivoluzionario e l'uomo Ernesto Guevara. In occasione dei cinquant'anni dalla morte, avvenuta in Bolivia dove era stato catturato insieme ai compagni di guerriglia, la mostra 'Che Guevara. Tu y dosos' alla Fabbrica del Vapore farà rivivere ai visitatori gli avvenimenti cruciali e il mito del Che, con la narrazione dell'uomo, dei suoi affetti, dei suoi ideali e turbamenti. L'esposizione si terrà dal 6 dicembre al primo aprile 2018, anno in cui ricorrono i 90 anni dalla nascita, ed è stata realizzata con il ricchissimo e in parte inedito materiale di archivio del Centro Studi Che Guevara de l'Avana, 5 OTTOBRE 2017. ANSA/UFFICIO STAMPA ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

«In quel giorno di ottobre in terra boliviana era tradito e perso Ernesto “Che” Guevara». Per molti italiani l’epica di Francesco Guccini ha espresso l’eterno ritorno del combattente donchisciottesco, perdente ma vittorioso per la  giustezza della  causa.

La vicenda umana di questo medico argentino nato nel 1928, da una famiglia benestante di origini basche e irlandesi, e morto prima di compiere 40 anni, nel 1967, mentre tentava di esportare la rivoluzione in tutto il mondo, ha segnato l’immaginario di un secolo. Il suo ritratto più sconosciuto e poetico è quello che narra la maturazione nel viaggio da giovane, con il suo amico Alberto Granado, a cavallo della motocicletta nelle ferite aperte dell’America Latina. I prodomi di una scelta che lo condusse all’adesione della via delle armi per ribaltare «il potere imperialista». Una opzione tragica che ha segnato una generazione intera oltre la vita del “Che”, ricordato per la citazione sulla necessità di essere «duri senza perdere la tenerezza», ma che, nella sua azione, non è stato indenne dall’approvazione di esecuzioni sommarie, come ricordava anche Osvaldo Soriano.

La storia, infatti, è complessa e controversa, intrisa di violenza, da analizzare oltre il mito strumentalizzato da ogni potere, ma che individua ancora oggi un senso di “attesa” dai toni messianici, come rivelano i versi finali del canto di Guccini: «Da qualche parte un giorno, dove non si saprà, dove non l’aspettate, il Che ritornerà».

Molto più realisticamente bisogna c’è da interrogarsi sul tipo di reazione che è capace ancora di suscitare oggi, nella generazione del disincanto, l’invito lasciato da Guevara ai propri figli ad essere «sempre capaci di sentire nel più profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo».

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