Vietnam: un modo singolare per ricordare le vittime delle guerre
Ore 15:30 partenza da casa in moto, con amici, alla volta di un luogo della periferia della città dove viviamo. Il diluvio che incontriamo ci fa restare in sella alle moto per il doppio del tempo. La pioggia poi cessa in modo un po’ misterioso. Iniziamo a montare gli amplificatori e preparare i regali: è il richiamo per la gente ancora è rintanata nelle sue povere case. I bambini con le mamme sono i primi che iniziano ad uscire, piano piano, timidi e curiosi, attirati dalla musica. Inizia la festa Trung Thu, di metà autunno, semplice, come la gente che interviene: un centinaio in tutto. Due ore giocando e offrendo qualche regalo ottentuto da ditte amiche e da ‘collette’ nei posti di lavoro: è gente per lo più povera e lontana dai suoi luoghi d’origine. Sono felici di tutto quanto abbiamo portaro loro. Ripartiamo a notte fonda, e sento che “ci hanno rubato il cuore”.