Le proteste dei pescatori in Cile
Il disastro ambientale nella zona di Chiloé, a circa 1100 km da Santiago, ha indotto il governo a bloccare la pesca e la raccolta di qualsiasi tipo di pesce o mollusco. La “marea rossa”, un’alga nociva che ha creato una macchia nel mare, sembra aver contaminato la fauna e causato due casi gravi di malattia. I pescatori continuano a manifestare perché il sussidio governativo loro offerto non basterebbe mai a coprire le spese di ogni famiglia che vive solo di pesca e commercio; ma allo stesso tempo le manifestazioni bloccano anche l’arrivo di carburante e generi alimentari, quindi la situazione si fa sempre più complessa. Una catastrofe che si sta consumando nel silenzio. (foto Ap)