Verità per Giulio
Non si placa lo sdegno per l’assassinio in Egitto del giovane ricercatore italiano Giulio Regeni, attivo nel sostegno alle reti dei sindacati in Medio Oriente. La campagna promossa da Amnesty international è arrivata nelle piazze e negli stadi italiani chiedendo che si faccia luce su un delitto che resta circondato da troppe ombre e omissioni. Purtroppo, come riferisce Amnesty, almeno 238 persone, tra cui attivisti e giornalisti locali e stranieri, sono state arrestate in varie città dell'Egitto il 25 aprile, giorno in cui si celebra il ritiro nel 1982 di Israele dalla penisola del Sinai. Tra gli arrestati «c’è anche l'avvocato Malek Adly e Ahmed Abdullah, presidente della Commissione egiziana per i diritti e le libertà, l'organizzazione non governativa per i diritti umani che sta offrendo attività di consulenza ai legali della famiglia di Giulio Regeni». Foto Ansa