La coscienza e lo sguardo

libia
libia
libia
libia
libia
libia
libia
libia
libia
libia
libia
libia
libia

«“Ma, siamo imprenditori!” Sì, di che? Di morte? E ci sono i Paesi che vendono le armi a questo, che è in guerra con questo, e le vendono anche a questo, perché così continui la guerra. Capacità di distruzione. «Ma prendete un giornale, qualsiasi, di sinistra, di centro, di destra…qualsiasi. E vedrete che più del 90 per cento delle notizie sono notizie di distruzione. Più del 90 per cento. E questo lo vediamo tutti i giorni».

Con queste parole di papa Francesco cerchiamo di vedere le immagini che le agenzie diffondono su un guerra che si combatte alle porte del nostro Paese. Le notizie passano via veloci e lasciano storditi e impotenti davanti ad una tragedia che ha le sue origini nelle scelte politiche fortemente volute o solo subite ma comunque eseguite. Mentre crescono i profitti dei venditori di armi che continuano ad invadere i territori luoghi del conflitto. Quegli sguardi, le grida, il pianto, sono un appello alla nostra coscienza.  

Guarda anche

Chiesa
Il papa a Singapore

Il papa a Singapore

A cura di
Esteri
La guerra non ferma la musica

La guerra non ferma la musica

di
Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons