Viaggio tra fotografia e letteratura
Un libro che mette in scena la complessità del mondo, e ne è la sua fotografia. Ma se il libro è il riflesso della realtà, è altrettanto vero che la realtà trova spesso ispirazione nei libri. Il fotografo bolognese Paolo Gotti conduce un’indagine diametralmente opposta rispetto a quella dell’editore alla ricerca della copertina di un libro. Gotti è partito, infatti, dalle immagini fotografiche che ha scattato personalmente nei suoi innumerevoli viaggi intorno al mondo per ritrovare poi le trame a cui potrebbero essere idealmente collegate. Ad ogni immagine è associata una citazione tratta, di volta in volta, da libri diversissimi tra di loro: grandi classici e romanzi contemporanei, raccolte di racconti o narrazioni storiche. Ed ecco dunque che si susseguono una dopo l’altra le interpretazioni visive di “Robinson Crusoe” (1719) di Daniel Defoe, “Cime tempestose”(1847) di Emily Brontë, “Anna Karenina” (1877) di Lev Tolstoj, “L’isola del tesoro”(1883) di Robert Louis Stevenson, “Racconti dei mari del sud” (1921) di William Somerset Maugham, “Sulla strada”(1957) di Jack Keruac, “Cent’anni di solitudine” (1967) di Gabriel García Márquez, “Il nome della rosa” (1980) di Umberto Eco,“La polvere del Messico” (1992) di Pino Cacucci,“Oceano Mare” (1993)di Alessandro Baricco, “Vergogna”(1999) di J. M. Coetzee, per finire con “La strada”(2006) di Cormac Mc Carthy.
“STORIES. Un viaggio tra fotografia e letteratura”,fotografie diPaolo Gotti. Dal 16 dicembre 2014 al 19 febbraio 2015, foyer Teatro Duse di Bologna.