Messico, in guerra contro la droga
Da un lato, ci sono i narcotrafficanti (che si fanno chiamare Cavalieri templari) che impongono pagamenti ad allevatori, commercianti e agricoltori in cambio di "protezione". Dall'altro, ci sono i gruppi di "auto-difesa" locali, che stanno cominciando a sorgere, in varie città per difedersi dai soprusi. In mezzo ci sono i soldati dell'esercito regolare, che considerano tutti nemici. Sale la tensione, nel Paese messicano dopo l'ennesima uccisione registrata pochi giorni fa e c'è chi teme che la situazione degeneri. Nelle foto: l'avanzata del governo a Buenavista, le maschere, le armi e i chiodi per gli penumatici usati dai gruppi di autodifesa, alcuni residenti intenti a bruciare un proclama dell'esercito contro la droga, un soldato col volto coperto esce da una delle sedi dei "Cavalieri templari" dopo averla perquisita e smantellata (foto Ap).