L’attesa è finalmente finita. Per migliaia di giovani riunitisi a Budapest è partito ufficilamente “Let’s bridge” il decimo Genfest (manifestazione dei giovani del Movimento dei focolari, ndr.). Ricco il programma di spettacoli e coreografie da tutto il mondo, ma anche di testimonianze di giovani che vivono il Vangelo. Prevista per il pomeriggio del 1° settembre la presenza della presidente dei Focolari Maria Voce. L’evento si potrà seguire in streaming collegandosi a webtv.genfest.org. Cosa sia il Genfest noi di Città Nuova abbiamo cercato di raccontarlo in queste settimane, sia attraverso le storie dei giovani che dal 1973 vi hanno preso parte, sia attraverso i ritratti dei ragazzi che hanno seguito la spiritualità di comunione di Chiara Lubich fino a diventare dei modelli per tanti altri. Ve lo vogliamo far rivivere ancora un po’’ attraverso le parole della fondatrice dei Focolari tratte dal libro “Cercate la pienezza della gioia” di Città Nuova. «Il mondo unito si vede in certe circostanze e in certi luoghi. Per esempio, si vede il mondo unito nei Genfest, nei grandi Congressi nostri, dei gen 2, dei gen 3 o anche delle famiglie; si vede il mondo unito, perché sono tutti uniti. Poi ci sono dei luoghi in cui il mondo unito si vede – per esempio nelle nostre cittadelle, a Loppiano, a Ottmaring – perché ci sono magari persone di provenienza diversa. Però, Gesù non ha detto: “Per conquistare il mondo dovete far vedere il mondo unito”. Ha detto che dobbiamo essere uniti anche due o tre. Quindi, quando, dopo essere tornata a casa, vai ai tuoi raduni come gen, ti basta essere due, tre per testimoniare Gesù e conquistare le persone. Perciò, non è tanto che si deve star sempre lì a “incantarsi” di fronte al mondo unito. Avrai magari qualche video che fa vedere il Genfest: lo puoi far vedere alle tue compagne, ecco. Però, poi, bastano due o tre uniti per poter testimoniare e conquistare il mondo».