Mozart14, la musica che salva la vita
Mozart14 nasce nel 2014, lo stesso anno in cui muore Claudio Abbado, uno dei direttori d’orchestra più noti al mondo. L’associazione viene fondata dalla figlia, Alessandra Abbado, come prosecuzione dei progetti sociali del padre per portare la musica nei luoghi più difficili. «La musica è necessaria alla vita: può cambiarla, migliorarla, e in alcuni casi addirittura salvarla», sono le parole che si leggono sul sito dell’associazione, e infatti i progetti sociali portati avanti da Mozart14 cercano di entrare proprio in quei posti dove sembra non esserci più luce e dove la musica riporta speranza.
Dal 2011, all’interno del carcere Dozza di Bologna, è attivo il Coro Papageno, che coinvolge ogni anno una quarantina tra uomini e donne detenuti e dà la possibilità di esibirsi in due concerti annuali, di cui uno aperto al pubblico e alle famiglie. Dal 2015, l’associazione ha inaugurato all’interno del carcere anche un corso di alfabetizzazione musicale e di tecnica vocale. «Una volta fuori le mura carcerarie – si legge nel sito –, i detenuti trovano nei loro compagni di coro esterni un punto di riferimento importante per iniziare la loro nuova vita». Ed è grazie ai risultati del primo coro che dal 2015 Mozart14 ha deciso di sviluppare Leporello, dedicato ai ragazzi che si trovano all’interno dell’Istituto Penale Minorile di Bologna. L’età varia dai 14 ai 24 anni e la musica diventa un mezzo per esprimere il proprio dolore e la rabbia, ma anche la voglia di riscatto e di ritorno alla vita. Le emozioni escono fuori attraverso i testi, così i giovani detenuti, oltre a seguire corsi di songwriting, possono rivivere il proprio vissuto e trasformarlo in note musicale facendo delle proprie esperienze una forma di arte. Da questa esperienza sono nate già tre canzoni: Andiamo Avanti, Horea e Diamanti.
Ma la musica di Mozart14 è un sostegno anche per i ragazzi con disabilità fisiche e cognitive e per i piccoli pazienti dei reparti di pediatria del Policlinico Sant’Orsola, con laboratori di musicoterapia dedicati alla diffusione della musica dell’infanzia proprio in quelle stanze dove c’è più bisogno di divertimento.