Movimenti ed Europa

Che cosa unisce movimenti come l’Ymca e Sant’Egidio, la comunità ecumenica di Taizé e gli ortodossi di Syndesmos, Alpha e i carismatici, Equipes Notre-Dame e Focolari? La risposta va cercata indietro nel tempo, negli Atti degli apostoli, nella esperienza di Pietro e Giovanni che erano da poco usciti coi loro compagni dal Cenacolo. Ritrovandosi dinanzi ad uno storpio, avvertirono tutta la loro povertà e la loro impotenza: cosa potevano fare per lui? Ma nel contempo capirono che possedevano anche una ricchezza straordinaria, una forza inattesa: la presenza del Risorto fra di loro. Fu lui a far esclamare a Pietro: Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, alzati e cammina. Ancora oggi, senza che ci si riconosca deboli e poveri, la nostra fede si impoverisce e non è più atta a sanare e rivitalizzare le innumerevoli situazioni, spesso drammatiche, che fanno identificare l’uomo europeo allo storpio di Gerusalemme. È con questa consapevolezza che si sono ritrovati una sessantina di movimenti di diverse Chiese per concepire e mettere le basi del secondo grande incontro Insieme per l’Europa che si terrà a Stoccarda il 12 maggio 2007 (il primo si era tenuto nel maggio 2004). Ma come mai sentono l’urgenza di impegnarsi per un’Europa più unita e vitale, più umana e più cristiana, non solo con le proprie forze ma cercando una vera comunione tra movimenti e comunità cristiane? Uno dei partecipanti, Jeff Fountain, che vive in Olanda, dirigente di Youth with a Mission, ha ricordato una frase africana: Se vuoi andare veloce devi camminare da solo. Se invece vuoi andare più lontano devi camminare insieme agli altri. La frase è piaciuta, perché sembra dare il giusto senso di movimenti che si impegnano per la società collaborando in fraternità, perché insieme il loro contributo risulta più fruttuoso, più efficace. E anche più credibile, perché testimonianza della forza di Dio presente in mezzo a loro. Chiara Lubich ha ricordato un’affermazione attribuita a san Lorenzo, nella liturgia della sua festa: La mia notte non ha oscurità… ma tutte le cose nella luce s’illuminano. Commentava quindi la fondatrice dei Focolari: Ogni movimento è una risposta alla notte collettiva che domina il mondo; proietta una luce nata dallo Spirito Santo, che è risposta ad una particolare oscurità.

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