Movimenti e papa Qualche problema?

Un lettore preoccupato ci ha scritto: Mi è stato quasi rimproverato di appartenere ai Focolari, perché i movimenti restano un problema per la Chiesa, tanto che il papa, parlando ai vescovi di varie parti del mondo, ha chiesto di usare prudenza e pazienza. Questo binomio ha costituito anche il titolo, mi è stato detto, di un ampio articolo su L’Osservatore Romano. Cos’è successo?. Appunto, cos’è successo? In realtà, papa Ratzinger non ha mutato pensiero nei riguardi dei movimenti. Certo, il titolo del quotidiano vaticano non rende giustizia al ricco intervento di Benedetto XVI, pieno d’affetto e di riconoscenza. Non a caso il tema del seminario promosso dal Pontificio consiglio per i laici – Vi chiedo di andare incontro ai movimenti con molto amore – era stato ricavato da una frase del papa stesso e la dice lunga sull’atteggiamento da adottare anche davanti all’effervescenza dei gruppi appena sorti, che possono causare talora scompiglio nella prassi consolidata della cosiddetta pastorale ordinaria. Il papa ha suggerito ai vescovi di conoscere adeguatamente la loro realtà, senza impressioni superficiali o giudizi riduttivi , perché i movimenti ecclesiali e le nuove comunità non sono un problema o un rischio in più. Intenzionalmente Benedetto XVI ha elencato i tanti doni di cui sono portatori: lo slancio missionario, gli efficaci itinerari di formazione cristiana, la testimonianza di fedeltà e obbedienza alla Chiesa, la sensibilità ai bisogni dei poveri, la ricchezza di vocazioni e ha fatto presente che difficoltà o incomprensioni su questioni particolari non autorizzano alla chiusura. Il molto amore ispira prudenza e pazienza . Ecco il binomio del titolo, che, solo in questo contesto, esprime davvero il pensiero del papa. Il quale, addirittura, ammonisce ogni vescovo: Non pretenda di spadroneggiare sui carismi, ma piuttosto si guardi dal pericolo di soffocarli, resistendo alla tentazione di uniformare ciò che lo Spirito ha voluto multiforme . Ha inoltre ricordato che i movimenti si mostrano fieri della loro libertà associativa, della fedeltà al loro carisma, ma hanno anche dimostrato di sapere bene che fedeltà e libertà sono assicurate, e non certo limitate, dalla comunione ecclesiale. Papa Ratzinger sa bene che i movimenti sono una delle novità più importanti suscitate dallo Spirito Santo nella Chiesa per l’attuazione del Concilio, ma che, al contempo, tale novità attende ancora di essere adeguatamente compresa alla luce del disegno di Dio e della missione della Chiesa negli scenari del nostro tempo.

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