Mostra internazionale del nuovo cinema a Pesaro
Aperta ieri la 49esima edizione di una rassegna storica che, nonostante i disagi economici dell’Italia, sa puntare ancora una volta alla qualità e al coinvolgimento del pubblico cittadino, non solo dei cinefili o degli esperti. Diretta da Giovanni Spagnoletti festeggia la vitalità del nuovissimo cinema cileno e dedica l’evento speciale alla “meglio gioventù” sperimentale del Belpaese.
Ieri sera si è aperto in piazza con il film A long and happy life di Boris Khlebnikov, già applaudito al festival di Berlino, e si concluderà il 30, sempre in piazza, con l’anteprima italiana dell’ultimo lavoro del cileno Sebastiàn Lelio – cui la rassegna dedica un focus e una tavola rotonda – Gloria.
Il concorso, dedicato alla memoria del fondatore del festival Lino Micciché, presenta sette film dai quattro angoli del mondo: il Cile (La chulpica del diablo), il Messico (Halley), la Romania (Matei child Miner), la Slovacchia (My dog killer), il Canada (Kayan), l’Italia (L’estate sta finendo di Tummolini e Non lo so ancora di Fabiana Sargentini).
A Pesaro si continua poi la ricognizione sul cinema russo al femminile, sull’animazione e su figure come Maria Muat e altre colleghe. Fra le molteplici iniziative – dal premio Amnesty International al Cinema Marche Giovani – il festival si presenta con un calendario ricco di appuntamenti, in un clima disteso e familiare.