I Mondiali iniziano nel segno della Russia
«Dobbiamo considerarci una stessa squadra, uniti dall’amore per il gioco corretto, dobbiamo provare a comprenderci l’un con l’altro per rappresentare tutta la potenza del calcio. È nostro dovere conservarla, per favorire pace e comprensione tra le nazioni». Tocca a un Vladimir Putin forse mai così ecumenico dare ufficialmente il via ai Mondiali di Calcio 2018: a Mosca, in uno Stadio Luzhniki gremito in ogni ordine di posti, si affrontano i padroni di casa della Russia e l’Arabia Saudita, guidata dallo spagnolo Juan Antonio Pizzi.
Il commissario tecnico russo Cerchesov schiera i padroni di casa con un 4-2-3-1 che vede al centro della difesa l’esperto Ignasevich, 39 anni, richiamato in fretta e furia per l’emergenza difensiva. Davanti, in appoggio a bomber Smolov, la batteria di trequartisti composta da Samedov, Dzagoev e Golovin. I sauditi si presentano in campo con un 4-5-1 che vede il solo Al-Sahlawi in avanti, supportato dalle ali Al-Shehri e Al-Dawsari. L’Arabia prova sin da subito a sviluppare un discreto possesso palla, aprendo però ai russi spazi potenzialmente letali in contropiede, considerata soprattutto la velocità delle mezze punte Dzagoev e Golovin. All’11’ Russia subito in vantaggio: Golovin pennella da sinistra un Cross che Gazinskyi, tutto solo e in torsione, devia di testa alle spalle di Al-Maiouf.
Putin consola il principe Bin Salman in tribuna con una stretta di mano, mentre il presidente Fifa Gianni Infantino assiste sorridente alla scena. C’è solo una squadra in campo: Russia sugli scudi, con Golovin che crea panico nelle maglie apertissime della difesa avversaria, allargando a destra per l’accorrente Fernandes che da una palla d’oro a Dzagoev, il cui tiro è deviato dal Al-Maiouf in angolo. Gli arabi sono troppo statici e si fanno vedere solo al 20’: Al-Sahlawi devia di petto un cross di Al-Sahrani deviato in angolo da Kutepov. Le difficoltà del play-maker Otayf sono palesi: la Russia rimane col baricentro basso, pronta a colpire. L’infortunio di Dzagoev non scombina i piani di Cherchesov: Cheryshev che prende il suo posto mettendosi a sinistra, mentre Golovin scala al centro. Al 42’ proprio il neo entrato sigla il raddoppio: errore difensivo saudita, il solito Golovin recupera palla e serve Zobnin che rifinisce per l’ala del Villarreal, bravo a vincere un rimpallo e spedire la palla alle spalle del portiere avversario.
La ripresa comincia con la botta di Samedov al 51’e una Russia che prova subito a ribadire il suo predominio territoriale. Quattro minuti dopo occasione Arabia Saudita, col cross da destra di Al Burayik su cui non arrivano né Al-Sahlawi, né Al-Jassim: campanello d’allarme per i padroni di casa che tirano un po’ il freno a mano. Pizzi prova ad alzare il baricentro dei suoi inserendo Al-Muwallad, mentre Samedov lascia spazio a Kuziaev. Al 67’ il tiro di Zobnin da dentro l’area mette alla frusta Al-Maiouf che, pur in maniera non ineccepibile, sventa il pericolo. Cherchesov, poi, indovina il secondo cambio: dentro Dzyuba per Smolov, con la punta ex Zenit che segna subito. Ennesimo assist al bacio di Golovin che trova il gigante russo pronto a deviare di testa in rete per il 3-0.
Il suo dodicesimo gol in nazionale chiude praticamente il match, anche se la Russia non si ferma: allo scoccare del 90’, infatti, Cheryshev firma la sua personale doppietta sfruttando al meglio un assist di Dzyuba e battendo Al-Maiouf con un delizioso esterno sinistro a giro. C’è ancora tempo, infine, per inserire nel tabellino dei marcatori anche il talentuoso Golovin che, al 93’, batte divinamente una punizione dal limite, col pallone che a fil di palo si insacca per il definitivo 5-0. Neanche la Russia, probabilmente, si sarebbe attesa un esordio così scoppiettante e convincente: la speranza è che questa partita costituisca l’antipasto di un Mondiale ricco di spettacolo e grandi giocate.
Tabellino:
Russia-Arabia Saudita 5-0
Marcatori: 11’ Gazinskyi, 42’ Cheryshev, 71’ Dzyuba, 90’ Cheryshev, 93’ Golovin
Russia (4-2-3-1): 1 Akinfeev; Fernandes, 3 Kutepov, 4 Ignasevich, 18 Zhirkov; 8 Gazinskiy, 11 Zobnin; 19 Samedov (63’ Kuzyaev), 9 Dzagoev (23’ Cheryshev), 17 Golovin; 10 Smolov (70’ Dzyuba). Ct: Cherchesov.
Arabia Saudita (4-5-1): 1 Al-Maiouf; 6 Alburayk, 3 Osama Hawsawi, 5 Omar Hawsawi, 13 Al-Shahrani; 8 Al Shehri (71’ Sultan Babir), 17 Al-Jassam, 14 Otayf (63’ Al-Muwallad), 7 Al-Faraj, 18 Al-Dawsari; 10 Al-Sahlawi (85’ Mohanad Asiri). Ct: Pizzi.
Ammoniti: Golovin, Al-Jassim
Spettatori: 78011