Momenti bui
Dopo il matrimonio, i segnali che avevo avvertito in M. già nel fidanzamento si sono trasformati in un malessere profondo per la sua depressione. Ha ancora senso il matrimonio, quando non esistono più progetti, mete da raggiungere e dialogo?. Margherita S. Il senso del matrimonio esiste non solo quando è visibile per l’entusiasmo dell’innamoramento o per la commozione davanti allo sbocciare di una nuova vita. Esso c’è anche se adombrato dalle difficoltà. Anzi, spesso sono proprio queste a far sperimentare un amore profondo che porta gratificazione. Viene fatto di pensare al futuro e volerlo pianificare per vedere il cielo più chiaro davanti ai nostri occhi. Tuttavia, viviamo nel presente. Non lasciarti dunque schiacciare dalle preoccupazioni. Invece di pretendere da lui, cerca il suo bene, accogliendo momento per momento i suoi bisogni, con generosità. In effetti, è ciò che si dovrebbe fare nei confronti di ogni persona verso la quale per volerle bene possiamo fare il primo passo, anziché aspettarlo da lei. Innanzitutto, fai il possibile perché tuo marito possa guarire. Trovando una cura efficace e portandola avanti con regolarità, potrebbe riprendere il controllo degli stati d’animo e del comportamento, migliorando la qualità della vostra vita di famiglia. Il confronto con un medico ti sarà utile anche per sapere se coccolare o spronare. Pure tu, cerca di proteggerti, trovando cariche positive per vivere bene, senza chiuderti in te stessa. Sforzati di comprendere M. e vedere le cose dal suo punto di vista. E quando non è possibile comunicare a parole, puoi sempre mostrare affetto. In definitiva, è importante, penso, non confondere la malattia con la persona. Forse può interessarti il racconto di Lina, in una situazione simile alla tua: Cerco di capire cosa è meglio per Rino: – scrive – a volte, restare a casa, anziché fare una passeggiata, rinunciare a una vacanza perché per lui è troppo faticoso, altre volte uscire insieme senza dire una parola. Prima, quando vedevo altre famiglie, dove il papà giocava con i bambini, scherzava e rideva con loro, le confrontavo con la nostra. Poi, con l’aiuto di persone che ci stanno vicino, ho capito che ogni famiglia ha la sua storia, che per me, che sono credente, ha la radice e il senso nell’amore di Dio. Sicuramente, ho fatto tanti sbagli, ma la cosa più importante è ricominciare . In effetti, sono tanti i momenti in cui non riusciamo a reggere il peso delle difficoltà, però, se riusciamo a dilatare il cuore oltre i limiti dell’altro, è possibile superarli, trovando la pace. spaziofamiglia@cittanuova.