I molestatori vanno aiutati. Come?

Le ultime denunce delle vittime, hanno portato alla luce l'esistenza dei cosiddetti "violentatori seriali", uomini, cioé, che hanno commesso più e più volte un reato di violenza, abuso o stalking nei confronti di una o più donne. Come aiutarli a non sbagliare ancora? Come difendersi? Pubblichiamo l'ultima parte dell'intervista video a Nunzia Alessandra Schilirò, vicequestore aggiunto della polizia di Stato. Sul numero di novembre di Città Nuova un approfondimento.

Attrici, atlete, politiche… sembra senza fine l’elenco delle vittime di molestie, violenze sessuali e abusi che sta venendo alla luce – a livello internazionale – negli ultimi mesi in tutti i settori della vita sociale. Secondo i dati contenuti nel rapporto di Eures, piattaforma per le ricerche economiche e sociali, nel 2016 i femminicidi sono aumentati, passando dai 142 del 2015 a 150, con un +5,6%. Nei primi dieci mesi del 2017, se ne contano già 114.

Il numero più alto di femminicidi è stato registrato in Lombardia, seguita da Veneto, Campania ed Emilia Romagna. Nel 2016, il 76,7 per cento degli omicidi è stato commesso da persone che avevano un rapporto affettivo con la vittima.

Ma allora come difendersi? Ma soprattutto, come aiutare il violentatore (o molestatore o stalker) a non commettere più lo stesso reato? Ce lo spiega nel video che segue Nunzia Alessandra Schilirò, vicequestore aggiunto della Polizia di Stato, a capo della IV sezione della Squadra mobile di Roma.

Guarda i video precedenti:
Femminicidi, attenzione ai campanelli d’allarme
Accogliere senza pregiudizi le vittime di violenza

 

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