Alcuni miti da sfatare sull’amore
Una cosa è certa: l’amore e le relazioni si evolvono con i tempi. Tuttavia le nostre convinzioni culturali su questi due aspetti possono risultare più difficili da cambiare.
In genere la visione che abbiamo sulle relazioni è piena di miti difficili da sfatare, e le storie che ci hanno raccontato sulle relazioni romantiche, che hanno accompagnato la nostra crescita, ci hanno lasciato con una definizione limitata di amore e con aspettative poco realistiche su ciò che è accettabile. Uno dei miti che possono causarci più angoscia che felicità è il seguente: “L’amore guarisce tutto, ha il potere di salvarti, e il potere del tuo amore guarisce tutte le ferite”.
Ecco, non funziona proprio così. Come noi riconosciamo il nostro potenziale e i nostri limiti, così dobbiamo fare con il potenziale e i limiti dell’amore. Il nostro amore di certo non può “salvare” nessuno, così come l’amore di qualcun altro non può “aggiustarci”, anche perché andiamo bene così come siamo, con tutti i nostri pezzi al loro posto.
Abbiamo tutti bisogno di relazioni strette, questo è sicuro. Allo stesso tempo però dobbiamo tenere in considerazione che quelle relazioni devono essere con persone che possano nutrirci in cambio. Se siamo capaci di donare amore, dobbiamo stare con qualcuno capace di ricambiarlo, il nostro amore.
Se siamo portati a credere che noi, con il nostro amore, possiamo curare qualcun altro, piuttosto che credere che magari l’altro debba iniziare un lavoro di sviluppo personale, la delusione è dietro l’angolo e conduce solamente a creare una dinamica dannosa per la coppia.
Un altro mito che accompagna le relazioni romantiche è il credere che spesso sia semplice innamorarsi quando tra i partner si instaura una forte attrazione fisica e una passione intensa. Se da una parte questa componente può essere importante, dall’altra rendere quella profonda passione il fondamento della relazione può essere problematico perché è un elemento che svanisce rapidamente.
Per una relazione più solida e duratura, un elemento sul quale è meglio porre la nostra attenzione è quello del vedere il proprio partner come il nostro migliore amico, osservando fattori come interessi condivisi, il tempo trascorso insieme e il rispetto reciproco.
In altri casi invece, le coppie a volte iniziano una nuova relazione ignorando le loro differenze, appellandosi al mito “il nostro amore è sufficiente per superare qualsiasi cosa e qualsiasi problema”.
Sfortunatamente, l’amore da solo non può sostenere una relazione. Entrambe le parti della coppia dovrebbe essere attivamente coinvolte nel capire se i problemi siano risolvibili o duraturi. Quest’ultimo tipo di problemi è particolarmente importante perché non se ne andrà: rimarranno per tutta la durata della relazione.
Ovviamente, può sembrare una banalità ma meglio ribadirla: nessuna relazione è perfetta, una certa dose di “disfunzione” è presente anche in quelle più sane.
Ma ciò che fa la differenza, partendo dal presupposto che i problemi in una coppia siano inevitabili, è il considerare importante conversare su di essi per assicurarsi che entrambe le parti si sentano comprese, accettate e si possa scendere a compromessi in modo soddisfacente. A volte invece scatta la convinzione che i partner romantici “dovrebbero sapere” ciò che vogliamo, ma adottare questa visione è veramente un danno per la relazione. La verità è che i partner romantici non leggono nel pensiero, quindi avere aspettative irrealistiche di questo tipo può solo portare a ulteriori frustrazioni.
E questo discorso vale poi per tutta la durata della relazione. Se nel lungo periodo ci permettessimo di condividere più apertamente i nostri sentimenti riguardo le sfide che le relazioni a lungo termine possono creare, saremmo in grado di sostenerci a vicenda e trarre soddisfazione dalla relazione stessa.
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