Missione compiuta
Sulla spiaggia calabrese di Tropea due carabinieri in borghese – o meglio, in costume – hanno arrestato un latitante. Tra gli applausi dei bagnanti.
Lui ieri se ne stava in acqua, tranquillo come nulla gli potesse accadere, a Tropea. La villa poco lontana dal mare. La moglie e i due figli, uno ancora in culla, sulla spiaggia fuori mano, frequentata in genere da turisti stranieri. Un tenero quadretto familiare. Salvatore Facchineri, 36 anni, latitante da sei mesi, si sentiva onnipotente come sempre succede ai troppo furbi. Nuotava tra le onde trasparenti – almeno quelle – e si rilassava, beato. Nessuno immagina la scena, degna di un film dell’agente segreto James Bond. Che però lavorava da solo, mai in coppia. In questo film invece ci sono due carabinieri. Che hanno fiutato l’osso ormai da giorni e gli stanno, invisibili, alle calcagna. Travestiti da vacanzieri hanno esplorato spiagge, bar, parlato con la gente, da perfetti turisti.
Ordinaria amministrazione, per loro. Non per il malcapitato, che si vede all’improvviso accanto altri due nuotatori. I quali, anziché bearsi delle onde, lo accerchiano e lo ammanettano. La gente sulla spiaggia non ci crede, sulle prime pensa si tratti della scena di un film poliziesco che si sta girando. Poi se ne accorge e applaude ai carabinieri. I quali hanno preso uno dei boss più temibili della ‘ndrangheta calabrese, il principale referente della propria “ famiglia” sul territorio, e che dovrebbe scontare almeno quindici anni di reclusione. Una volta tanto, una buona missione compiuta. D’estate.