Miracolo nella foresta
Nitra, antica città slovacca, ospita da alcuni anni un noto premio internazionale per documentari, chiamato Agrofilm. Quest’anno il titolo della manifestazione era: “Pane e pace agli uomini”. Tra i diversi premi attribuiti, il più prestigioso, Magna Mater, è stato vinto da una produzione del Centro Santa Chiara Audiovisivi, centro di produzione espressione del Movimento dei focolari, per la regia di Elio Cimmaruta: si tratta di un reportage effettuato nella vallata di Fontem, nel Camerun occidentale anglofono, dove si è svolta una joint venture straordinaria, che ha indissolubilmente legato le storie del popolo bangwa e quella del focolare. La giuria internazionale ha scelto il film tra 85 documentari in concorso, provenienti da 24 paesi. Secondo il presidente della giuria, “il premio Magna Mater è stato consegnato ad un documentario che corrisponde alle finalità che si è data l’Onu per il terzo millennio: l’aiuto delle nazioni più sviluppate a quelle più povere”. Secondo un altro membro della giuria “l’aspetto umano rimane sempre al centro del documentario”. La scelta non è stata facile, anche perché il film ha un carattere “religioso” che mal sembrava conciliarsi col carattere laico del premio, la cui giuria era composta da nove membri di nove nazionalità diverse, appartenenti a nove religioni. Dopo un testa a testa con un bel documentario naturalistico, il premio è stato attribuito con sette voti su nove, e con il secondo posto attribuito dagli altri due membri della giuria. Milan Bednár, membro della stessa giuria, così si è espresso: “A proposito dei film che raccontano dei problemi dell’Africa, finora è successo che descrivessero la fame, la povertà, i problemi enormi che esistono. Quest’anno abbiamo visto un film che mostrava invece delle soluzioni ai problemi. Ci ha fatto vedere chiaramente che l’aiuto, senza la collaborazione degli stessi africani, può essere inutile”. Alla premiazione erano presenti circa duecento addetti ai lavori, tra cui numerose autorità accademiche e diplomatiche. Era pure presente il rappresentante Fao per l’Europa centrale e orientale, oltre a numerose televisioni e radio nazionali e regionali. Il film verrà ora presentato nelle scuole slovacche.