Miracolo a Le Havre
Un film poetico, equilibrato e rasserenante.
Un sessantenne, che conduce una vita povera, ma serena, incontra un ragazzino clandestino ricercato e lo accoglie, mentre la moglie è all’ospedale per una malattia incurabile. Movimenti lenti, inquadrature fisse, in un quieto paesaggio nordico con una luce malinconica. Le difficoltà sono stemperate da un’ironia matura. Lo stile asciutto del regista finlandese, Aki Kaurismaki, dà risalto ai sentimenti buoni, opposti alla violenza. Quanto questi riescono a ottenere risplende, nella nostra storia, come un miracolo sui pregiudizi diffusi, sottolineato dall’esito curativo imprevisto e dalla gioiosa immagine del ciliegio in fiore. Un film poetico, equilibrato e rasserenante.
Regia di Aki Kaurismaki; con André Wilms, Kati Outinen, Jean-Pierre Darroussin, Blondin Miguel.
Valutazione della commissione nazionale film: consigliabile, problematico (prev.).