Milano si differenzia ancora, di più

Sacchi trasparenti e "cestini intelligenti" per incentivare i cittadini. Sono queste le proposte, per il prossimo triennio ,della società che gestisce i servizi ambientali del capoluogo lombardo
Milano differenziata

Milano punta entro quest’anno a differenziare il 50 per cento i suoi rifiuti. E lo fa con un trucco: non più il  sacco nero per l’indifferenziato, ma un sacco trasparente. Aiuterà a controllare e, nel caso, anche a multare i trasgressori. Sono questi i propositi per il 2012 che Sonia Cantoni, presidente di Amsa  la società che gestisce i servizi ambiantali a Milano in carica dalla scorsa primavera, ha incluso nel piano di miglioramenti della società partecipata presentato a Palazzo Marino.

 

Nel Comune meneghino non si eccelle in questo senso. Tanto che ad oggi, solo il 34 per cento dei rifiuti viene differenziato. Ma l’Amsa, oltre all’obbiettivo del 50 per cento include nel progetto anche il fronte dell’innovazione: l’avvio già annunciato, della raccolta dell’umido, che dovrebbe portare a un recupero del 10 per cento dei rifiuti. «Per ora la raccolta viene fatta a livello aziendale, e si arriva a circa 35mila tonnellate all’anno – spiega Sonia Cantoni –. L’idea è di estenderla anche al privato, come si era fatto nel biennio ’95-’96. Contiamo così di arrivare a raccoglierne 80mila tonnellate».

 

Il progetto sarà varato nel corso del 2012, per entrare a pieno regime nel 2015. E ancora: in previsione c’è anche l’estensione del servizio di “spazzamento globale”, cioè la pulizia stradale effettuata senza spostare le auto in sosta: si aggiungono altri 200 km, fino a coprire così il 60 per cento del territorio. E se «estendere questo tipo di servizio a tutta la città sarà impossibile», a detta della stessa presidente, a causa di molte strade troppo strette, la richiesta dell’opposizione è di migliorare la situazione del rimanente 40 per cento: «Dove non c’è lo spazzamento globale, si specifichino meglio gli orari della pulizia, anziché fermarsi al generico “da mezzanotte alle 6” – osserva Manfredi Palmeri, capogruppo di Fli –. Bisogna fare in modo che non ci siano zone di serie A e di serie B».

 

L’introduzione dei sacchi trasparenti è finalizzata a esercitare un maggior controllo sui comportamenti dei cittadini, che, secondo Cantoni, «saranno incentivati a prestare maggiore attenzione a differenziare la raccolta». Innovazione e più controlli. Annualmente  l’Amsa emette 47.500 multe per conferimento scorretto di rifiuti, su un totale di 50mila sanzioni in materia di pulizia della città. All’eliminazione del sacco nero si affianca l’ideazione, in questi mesi dello studio di una società legata al Politecnico, di “cestini intelligenti”, dotati di sensori che segnalino il livello di riempimento.

 
Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons