A Milano la biblioteca degli alberi

Il progetto, firmato dalla paesaggista olandese Petra Blaisse, sarà realizzato nell'area di Porta Nuova

La prima novità apparsa alla vista dei cittadini fu il giardino verticale: in pratica una parete del grattacielo tutta rivestita di piante verdi attaccate e prosperose. Subito bollato come il più bel simbolo di innovazione nell’edilizia green diventato modello internazionale. Ora, sempre nella stessa zona, l’area di Porta Nuova a Milano, si sta completando un altro progetto innovativo: la Biblioteca degli alberi progettata dalla paesaggista olandese Petra Blaisse, che ha immaginato una versione moderna del giardino botanico, una sorta di “campus culturale”, lo ha definito, con una collezione di diversi tipologie di piante a formare ‘foreste circolari’.

Qui le chiome degli alberi racchiudono lo spazio sottostante, che sarà utilizzato per aree giochi e per iniziative culturali. Naturalmente, l’area sarà comprensiva di sentieri, spazi per mercatini e spettacoli e aree attrezzate per lo sport a collegare le “stanze vegetali”, illuminate in modo diverso dal resto del verde, in contrasto con gli spazi aperti e con la vegetazione bassa di tutto il parco. La Biblioteca – assicurano – sarà pronta già per questa estate. Costo del tutto, circa 8,4 milioni per la realizzazione dell’opera, e circa 477mila euro per la direzione lavori e il coordinamento della sicurezza.

La biblioteca degli alberi sarà grande circa 90mila metri quadri e sarà realizzata sul progetto dello studio “Inside Outside”: quasi un anno fa, a luglio, è stato deciso che a realizzare il parco non sarebbe più stato il Comune, ma l’operatore privato di Porta Nuova, la Coima Sgr, nuovo nome della Hines di Manfredi Catella. Il progetto esecutivo è stato completato e approvato a metà di questo mese e i bandi pubblicati subito dopo. La biblioteca degli alberi comprende diverse aree tutte collegate tra loro. Campi (in piano, scoscesi, con piante perenni o aree attrezzate per lo sport), percorsi continui da utilizzare per mercatini e spettacoli e, soprattutto, le foreste circolari, con le chiome degli alberi che racchiudono lo spazio sottostante, utilizzato per aree giochi e per iniziative culturali.

Alle foreste si arriverà attraverso viali e sentieri, studiati in modo da portare direttamente alle fermate della metropolitana o degli autobus, e ci saranno percorsi ciclabili accanto a quelli pedonali. Nel progetto del Comune è previsto anche la realizzazione di una porzione di orto, che potrà ospitare un nuovo programma di laboratori didattici aperti alla cittadinanza promossi dalla Fondazione Riccardo Catella. Per l’assessore comunale all’Urbanistica Pierfrancesco Maran “è un intervento molto importante, che la città aspettava da tempo e che completa la significativa trasformazione urbanistica di Porta Nuova”. Così Milano, la città metropolitana, soffocata da smog e traffico, ritroverà un nuovo polmone verde che va ad aggiungersi ai già numerosi che abbelliscono le varie zone come il Parco Lambro, il Parco Nord, il Sempione, tanto per citarne alcuni. Ma la biblioteca degli alberi Il progesarà tutta da scoprire per le caratteristiche e per la collocazione stessa a ridosso di quei grattacieli di Porta Nuova.

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