Migranti e tratta delle donne: nuove risorse da Ue
Nonostante il notevole calo degli sbarchi di migranti sulle coste dell’Unione europea (UE), alcuni Stati membri continuano ad essere sotto pressione. Per questo, la Commissione europea stanzia 305 milioni di euro in aiuti di emergenza per sostenere gli sforzi di Italia, Grecia, Cipro e Croazia, volti ad aumentare la capacità di accoglienza dei migranti, a proteggere le vittime della tratta di esseri umani e a rafforzare la capacità di sorveglianza e di gestione delle frontiere.
I finanziamenti di emergenza saranno stanziati nell’ambito del Fondo asilo, migrazione e integrazione (AMIF) e del Fondo sicurezza interna (ISF) della Commissione europea e andranno a far parte dei 10,8 miliardi di euro già stanziati dalla Commissione europea per la migrazione, la gestione delle frontiere e la sicurezza interna per il periodo 2014-20.
All’Italia, in particolare, la Commissione europea elargisce 5,3 milioni di euro di finanziamenti di emergenza per contribuire a proteggere le vittime della tratta di esseri umani nel contesto della migrazione, attraverso un progetto pilota che prevede l’allestimento di strutture di accoglienza per i richiedenti asilo in Piemonte. Nello specifico, i fondi saranno utilizzati per contribuire ad individuare le vittime della tratta di esseri umani e incoraggiarle a utilizzare gli aiuti disponibili.
La tratta degli esseri umani consiste in un fenomeno globale che comporta il trasferimento o il trasporto illecito di una persona straniera vulnerabile con la violenza, l’inganno o qualsiasi altra forma di coercizione per utilizzarla soprattutto ai fini dello sfruttamento sessuale o lavorativo, ma anche all’accattonaggio, ad attività illecite disparate e finanche all’espianto di organi o a matrimoni forzati.
Secondo i dati diffusi da IRES Piemonte, la richiesta d’asilo è diventata il più importante canale d’accesso in Italia e in Piemonte, dal 2015, per le vittime di tratta provenienti dall’Africa sub-sahariana. L’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) stima che tra il 70 e l’80% delle donne nigeriane che giungono sul nostro territorio è una probabile vittima di tratta destinata allo sfruttamento sessuale in Italia o in un altro Stato membro dell’UE. Proprio le donne e i minori stranieri non accompagnati (i minorenni che giungono sul nostro territorio senza i genitori) di nazionalità nigeriana sono tra i soggetti più esposti al rischio di diventare vittime di tratta destinate allo sfruttamento della prostituzione.
Ancora, secondo i dati messi a disposizione dall’Osservatorio nazionale sulla tratta, nel 2017 le donne nigeriane rappresentano il 76% delle vittime assistite dagli enti anti-tratta in Italia e l’88% delle vittime di sfruttamento sessuale. In Piemonte, tra il 2014 e il 2018, il 90% delle persone accolte nelle strutture riservate alle vittime di tratta è formato da donne di nazionalità nigeriana, mentre i dati sulla prostituzione di strada mostrano che circa il 70% delle donne coinvolte è di origine africana, soprattutto nigeriana.
Il finanziamento di questo progetto pilota in Piemonte è solo l’ultimo di diversi stanziamenti di risorse finanziarie che, dall’inizio della crisi migratoria, la Commissione europea ha messo a disposizione dell’Italia per sostenere la gestione della migrazione e delle frontiere, arrivando a circa 950 milioni di euro. Tali risorse comprendono oltre 225 milioni di euro in aiuti di emergenza e 724 milioni di euro già assegnati all’Italia nell’ambito dei programmi nazionali dell’AMIF e dell’ISF.
La Commissione europea ha quindi messo a disposizione 289 milioni di euro per sostenere la gestione della migrazione in Grecia, in particolare per il pagamento degli affitti degli alloggi e delle indennità, per migliorare le condizioni di accoglienza (acceso all’assistenza sanitaria e all’istruzione non formale, l’allestimento di zone sicure per i minori non accompagnati e la formazione del personale operativo), sostegno alle attività di ricerca e soccorso ed alla preparazione all’inverno. Inoltre, la Commissione europea ha stanziato 3,1 milioni di euro per Cipro per rafforzare la capacità di accoglienza e trasformare il centro temporaneo per le emergenze in un vero e proprio centro di prima accoglienza. Infine, la Commissione europea ha stanziato 6,8 milioni di euro per la Croazia per rafforzare la gestione delle sue frontiere esterne e la capacità di contrasto.
Dimitris Avramopoulos, Commissario responsabile per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, sottolinea che «la Commissione è impegnata a continuare a sostenere gli Stati membri sottoposti a pressioni migratorie. L’importo supplementare di 305 milioni di € assegnato questa settimana a diversi paesi permetterà di affrontare le necessità urgenti, assicurando che i nuovi arrivati vengano sistemati in modo adeguato ed abbiano accesso a cibo e acqua, che la sicurezza delle persone più vulnerabili sia garantita e che, dove necessario, i controlli di frontiera siano potenziati».