Michelle e le altre
Se è stato scritto che l’unica rivoluzione vincente del Novecento è stata quella delle donne, tutti concordano nel dire che la strada da percorrere è ancora lunga, e in questa strada hanno più valore i passi in avanti di tipo culturale – quelli cioè che segnalano una trasformazione della mentalità nei confronti delle donne – delle conquiste politiche, che possono anche venire cancellate.
Nel 2012 si sono realizzate conquiste significative di questo tipo, che salutiamo con gioia: il ruolo di Michelle Obama nella campagna elettorale del marito è stato considerato fondamentale, e non si trattava di sorridere graziosa ed elegante accanto a Barack. Michelle ha convinto gli americani di essere intelligente e capace: votando Obama compravi due al prezzo di uno…
E nella politica europea la cancelliera tedesca Angela Merkel si è affermata senza dubbio come il leader politico più importante, quello la cui parola è più ascoltata.
Persino nella Chiesa, apparentemente così lenta nel registrare passi avanti della presenza femminile, accanto all’Osservatore Romano è comparso un inserto mensile, Donne, Chiesa, Mondo, che dà voce alle donne che fanno parte della Chiesa, rendendo visibile questo tesoro nascosto.