Memorie di una lettrice notturna
Elisabetta Rasy - Rizzoli
«Leggere è mettersi in comunicazione col mondo» afferma l’autrice descrivendo il senso del suo ultimo libro, racconto dell’educazione sentimentale alla lettura: la prima età dei libri senza autore, compagnia nella notte e nelle prime solitudini, la scoperta degli autori dei libri, infine l’emozione dell’incontro reale.
La selezione di ventisei scrittrici – tra cui Sylvia Plath, Marina Cvetaeva, Marguerite Duras, Etty Hillesum, Anna Maria Ortese e Cristina Campo –, è come un percorso inedito tra la vita e le opere di alcune delle più importanti scrittrici del Novecento, secolo nel quale una varietà straordinaria di donne ha preso la penna in mano.
Ciascuna seguendo un proprio sentiero, in un prisma di differenze innumerevoli: da un lato, il femminile si esprime come energia repressa che deve manifestarsi, conquistare la sua parte, farsi valere; dall’altro, il femminile è un altrove tragico, una separatezza, un reame abissale dove si incontrano le ombre dotate di un cuore. Un’indagine lucida e dolorosa dentro gli abissi dell’uomo, laddove la ferita e il fuoco generano le parole.