Media
Global Language Monitor
Di cosa si parla nel mondo?
Non c’è spazio per la guerra in Darfur né per il genocidio silenzioso del popolo ceceno. Nessun cenno ai temi dell’immigrazione né all’universo dell’arte, la scienza e la cultura. La classifica degli argomenti più “pubblicati” sui media negli ultimi 10 anni, elaborata dal “Global Language Monitor” analizzando 50 mila fonti cartacee e online, raccoglie temi di carattere economico e politico con la tendenza a privilegiare la porzione occidentale del globo.
In cima alla lista delle top 15 c’è infatti la crescita economica della Cina, seguita dalla guerra in Iraq e dagli attacchi dell’11 settembre, con la conseguente guerra al terrorismo di George W. Bush. Ed ecco poi la prima sorpresa: al 5° posto la morte di Michael Jackson, poi le elezioni di Barack Obama e le notizie sulla recessione globale, intesa come conseguenza della crisi finanziaria scoppiata nel 2008, che di per sé si colloca al 10° posto.
Seguono le catastrofi naturali – anche se per “pertinenza geografica” l’uragano Katrina, 8° posto, responsabile di oltre 1600 morti a New Orleans, raccoglie più attenzione dello tsunami in Asia, 12°, che di vittime ne ha fatte oltre 230mila – la guerra in Afghanistan, 9° posto, e le Olimpiadi di Pechino, 11°, e torna in coda alla classifica il tema del terrorismo con la guerra ai talebani, 13°, e la fuga di Osama Bin Laden, 15°.
In fondo, in 14a posizione, ecco la seconda sorpresa: fra i temi centrali nel dibattito pubblico dell’ultimo decennio anche la malattia e la morte di papa Giovanni Paolo II. Questo il dato del “Global Language Monitor”, il cui valore, a ben vedere, va forse ridimensionato: la classifica rileva la presenza delle notizie su giornali e sul web, ma nulla dice delle preferenze dei lettori per questo o quel tema. Non si tratta dunque delle notizie più lette del decennio, ma di quelle più pubblicate. E non pare una sfumatura.
TV
Stop ai processi
Basta con le fiction, ricostruzioni e televoti su processi giudiziari in corso. Lo stabilisce il Consiglio d’amministrazione della Rai, dopo le polemiche seguite ad Annozero, per garantire il rispetto della disciplina prevista dal “Codice di autoregolamentazione in materia di rappresentazione di vicende giudiziarie nelle trasmissioni radiotelevisive”, secondo quanto reso noto dal direttore generale della Rai Mauro Masi. Prossima una regolamentazione sistematica della materia. Affaire da seguire.
INTERNET
Lezioni a scuola
Educare i giovani all’uso consapevole di Internet, alla conoscenza delle potenzialità e dei rischi della navigazione. È l’obiettivo dell’accordo siglato dal Miur con una delle maggiori aziende di telefonia. In base al protocollo, saranno sviluppati progetti che incentivano l’uso della tecnologia a fini educativi e promossi percorsi di educazione ambientale.
BANDA LARGA
Italia in ritardo
Oltre la metà delle famiglie italiane usa Internet, ma solo il 39 per cento sfrutta la banda larga. Lo dice Eurostat che pone l’Italia sotto la media Ue: nei 27 Stati membri le famiglie con accesso ad Internet sono il 65 per cento, mentre quelle raggiunte dalla connessione ad alta velocità sono il 56 per cento.
WEB
Truffe sotto l’albero
Attenzione sul web alle trappole per le feste: alcuni virus potrebbero annidarsi nei biglietti d’auguri elettronici, piattaforma usata anche per carpire password e dati personali, richiesti, ad esempio, nel download di immagini e canzoni natalizie.