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BANDA LARGA

La Finlandia capofila

 

La sentenza è di quelle storiche: la Finlandia sarà il primo Paese dell’Unione europea a garantire per legge l’accesso alla banda larga a tutti i cittadini. Il governo di Helsinki ha da poco approvato un provvedimento secondo cui a partire da luglio 2010 tutti i finlandesi avranno diritto ad almeno 1Mbps per le loro connessioni web ed entro il 2015 i mega a disposizione saranno 100.

Un’iniziativa lodevole che, va detto, si inserisce in un contesto di diffusa alfabetizzazione informatica, in uno dei Paesi tecnologicamente più all’avanguardia. In Finlandia – riferisce il Corriere delle sera online – il 30,7 per cento degli abitanti fa uso della banda larga: un dato che si colloca sopra la media europea, ferma al 22,4 per cento, e che supera notevolmente gli indici di diffusione in Italia, dove ogni 100 abitanti solo 19 utilizzano la banda larga.

E a proposito dell’Italia, a monitorare la diffusione di Internet ci ha pensato Eurostat con un’indagine, riferita al 2008, secondo cui solo il 30-34 per cento degli italiani usa il web. Una minoranza che potrebbe crescere laddove la fruizione della Rete si rivelasse più veloce, sicura e potenzialmente variegata, e a condizione che venga colmato il divario digitale tra zone tecnologicamente più e meno fortunate, quel ritardo infrastrutturale – dice Paolo Romani, viceministro alle Comunicazioni, secondo il Corriere della Sera – che oggi «riguarda tra il 12 e il 13 per cento della popolazione che, al di là della propensione all’uso del web, non ha accesso alla banda larga». Per risolvere questo gap il governo avrebbe in cantiere un progetto teso a consentire a tutti i cittadini di navigare ad almeno 2 mega entro il 2011-2012, ma per l’attuazione manca ancora l’approvazione del Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica.

 

Dati a parte, perché si parla tanto della banda larga? E, in sostanza, che cos’è? Ebbene, la banda larga altro non è se non una connessione più veloce di quella assicurata da un normale modem perché consente la trasmissione simultanea di più segnali. L’Adsl è un tipico sistema di connessione a banda larga. Ed è proprio la possibilità di trasmettere contemporaneamente una notevole quantità di dati che consente servizi come il telelavoro, la telemedicina, la teleconferenza, la videochiamata, e agevola operazioni come il download (scaricamento) e l’upload (caricamento) di file audio-video. Un sistema che facilita l’interconnessione e la comunicazione fra individui, utile per favorire l’inclusione sociale di comunità territorialmente isolate, per facilitare l’operare della pubblica amministrazione nel suo rapporto coi cittadini, per promuovere la competitività delle imprese e lo sviluppo dell’e-commerce (commercio elettronico), per consentire una più efficace organizzazione dei servizi. Insomma, un sistema che promuove la diffusione di una cultura digitale e favorisce la crescita economica e occupazionale di un Paese. L’auspicio dunque è che, proclami a parte, l’Italia si allinei presto ai cugini del freddo Nord. 

 

INFORMAZIONE

Una giornata al Quirinale

 

«Il pluralismo nei media è un valore insostituibile ed è nella qualità del lavoro di ogni giornalista, nella professionalità, nel rigore, nell’equilibrio il maggior presidio della libertà, del ruolo della stampa e dell’informazione». Così il presidente della Repubblica Napolitano per la Giornata dell’informazione, il 16 ottobre scorso.

 

MINORI ONLINE

Più sicurezza

 

Più di otto genitori su dieci temono siti con contenuti pericolosi e oltre la metà teme che i figli siano contattati online da malintenzionati. Ma solo il 19 per cento li affianca durante la navigazione e il 41 per cento delle famiglie non usa sul pc filtri di sicurezza. Lo rivela uno studio del Moige, il Movimento italiano genitori.

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