Il Mattarello: un laboratorio di dolci solidale
A Vercelli, precisamente in Corso Mario Abbiate 66, si sente profumo di biscotti artigianali ma anche di solidarietà. Sono le porte aperte del biscottificio artigianale Il Mattarello, che oltre a sfornare biscotti tipici della tradizione dolciaria italiana, aiuta e dà lavoro a persone con difficoltà psichiche. Tutto inizia nel 2015 quando nasce la Cooperativa Sociale 181, con l’obbiettivo di reinserire nel mondo del lavoro le persone con disagio psichico. Perché questo nome? Come si legge sul sito del biscottificio “L’obiettivo era di andare oltre la legge 180/78, la così detta legge Basaglia e reinserire nel mondo del lavoro i soci della cooperativa, attraverso la pasticceria come mezzo per vincere i pregiudizi, riacquistare fiducia in sé stessi e nella comunità locale”. Così, nel 2015, dalla Cooperativa 181 nasce per volere di Angelo Crea, Presidente della Cooperativa e Vittorio Ferraresi, pasticcere, un laboratorio di pasticceria molto speciale: “Il Mattarello”, a sfornare i biscotti ci sono ragazzi e adulti con problemi psichici seguiti in tutte le fasi dal primo pasticcere Andrea Candellieri.
Prima di mettere le mani in pasta le persone coinvolte seguono un corso di formazione, poi c’è lo stage all’interno della cooperativa stessa, solo in un secondo momento gli aspiranti pasticceri possono cimentarsi con le ricette tradizionali, imparare l’arte della pasticceria e riacquistare fiducia in se stessi. Le capacità di ognuno vengono infatti valorizzate, e la pasticceria diventa un modo anche per tornare ad avere un rapporto con il pubblico. Tra le persone coinvolte c’è chi lavora dietro le quinte ma anche chi è al bancone, all’interno del laboratorio c’è infatti un punto vendita che, insieme alla rete di distribuzione italiana ed estera, è di fondamentale importanza per l’autosostentamento del laboratorio.
Per chi si trova da quelle parti, un invito ad entrale è il profumo di burro e spezie naturali dei famosi Bicciolani Vercellesi, tipico biscotto del territorio, la cui ricetta risale ad inizio ‘800 e che oggi viene ripresentato in chiave moderna dai pasticceri de Il Mattarello.