Mattarella: «Democrazie imperfette vulnerano le libertà»

Il presidente della Repubblica alla 50esima Settimana Sociale dei Cattolici ha evidenziato che la democrazia non è soltanto un metodo: «Bisogna chiedersi se vi sia un’anima della democrazia»
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di apertura della Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, Trieste, 03 luglio 2024. NPK ANSA / Paolo Giandotti - Ufficio Stampa per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica.

È iniziata ieri la 50esima edizione della Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, che si svolge a Trieste da mercoledì 3 luglio fino a domenica 7. Sono stati numerosi gli intervenuti durante la cerimonia di apertura, dalla vicepresidente del Comitato Scientifico Elena Granata, al presidente della CEI card. Matteo Zuppi, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Nel suo discorso, il capo dello Stato ha posto l’attenzione sulla centralità della democrazia quale «collante irrinunciabile della nostra comunità nazionale». «Non è semplicemente un metodo – ha affermato Mattarella – bensì costituisce lo “spazio pubblico” in cui si esprimono le voci protagoniste dei cittadini».

A questo riguardo, il presidente ha aperto una riflessione legata al crescente astensionismo dal voto, come si è di nuovo verificato durante le ultime elezioni. «Può esistere una democrazia senza il consistente esercizio del ruolo degli elettori? – si è domandato -. I diritti si inverano attraverso l’esercizio democratico». Con queste parole ha voluto mettere in rilievo il concetto di “democrazia” come «esercizio dal basso, legato alla vita di comunità», al centro della quale ci deve essere il bene comune.

Il bene comune «non è il “bene pubblico” nell’interesse della maggioranza – prosegue Mattarella -, ma il bene di tutti e di ciascuno, al tempo stesso […] Democrazia è camminare insieme». Di fronte ad una “democrazia di maggioranza”, il presidente ha avvertito che «democrazie imperfette vulnerano le libertà». Per questo, è fondamentale che «ciascuno sappia di essere protagonista della storia» e che metta in pratica la democrazia nel suo quotidiano, nelle relazioni sociali.

Mattarella ha altresì sottolineato la relazione esistente tra pace e democrazia, affermando che essa «è antidoto alla guerra». E ha fatto riferimento alla necessità di una maggior unità europea per salvaguardare la pace, la solidarietà, l’uguaglianza e la libertà.

Il discorso integrale del presidente Sergio Mattarella durante la 50esima Settimana Sociale dei Cattolici in Italia è disponibile sul sito web www.quirinale.it.

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