Matrimonio: necessario?

Sareste così gentili da spiegarmi come mai, nonostante la Chiesa cattolica sostenga che senza famiglia fondata sul matrimonio si minano le basi della società, proprio i Paesi dove tale istituto è minoritario siano quelli dove la convivenza civile è la più serena ed armoniosa (vedi paesi scandinavi)? Forse sono altre le cose veramente negative per la società?. Antonio – Trieste Sembra esista l’idea che più si va al nord, meno religione cattolica si trova e più libertà. Nei Paesi scandinavi, che tu indichi, il sistema culturale punta su un grande mercato nel quale i singoli competono emancipandosi da tutte le relazioni e vincoli. Il maggior numero di figli per donna statisticamente provato è correlato al rompersi e ricrearsi di nuove unioni. In Svezia il 55,4 per cento dei bambini nasce fuori del matrimonio (Evoluzione della famiglia in Europa 2007). Ci sono molte agevolazioni per consentire alla donna di lavorare, ma come crescono i suoi figli? La società cerca di adattarsi alle nuove forme di famiglia. – dicono Leo e Toos van den Broek (Università di Nijmegen), a cui ho chiesto l’opinione. – C’è un individualismo estremo che impedisce di rapportarsi e porta alla solitudine. La frammentazione sociale produce incertezza e senso di vuoto esistenziale. Nella conferenza dell’Unione europea di Vienna sulla famiglia, molte analisi, come la relazione allarmante sul suicidio giovanile nel centro e nord Europa portavano alla conclusione che la famiglia deve poter svolgere le proprie funzioni naturali di procreazione ed educazione. Certamente sono tanti i bisogni della società: preoccuparsi del matrimonio? L’investimento fiduciario degli uni verso gli altri sta alla base della convivenza – spiega Attilio Danese sulla rivista Prospettiva persona -. Se tutti ritirassero la loro fiducia da una banca, essa crollerebbe immediatamente, così pure se tutti abbandonassero una scuola, una parrocchia, una città, una nazione. In certo senso, gli sposi rifondano la società. La famiglia deve poter crescere in coesione e consapevolezza, più sostenuta dalla società davanti alla quale gli sposi stipulano il patto ed alla quale forniscono il capitale umano, certezza del domani. Se la famiglia è sana, è scuola di cittadini. L’esperienza di fedeltà e sintonia tra i genitori guida verso l’apprendimento di valori connaturati nell’uomo: il rispetto per la persona, l’onestà, la giustizia, la ricerca del bene comune, la lungimiranza, l’altruismo e l’attenzione ai più deboli. Il Familyfest 2005 tenutosi, come in tante parti del mondo, anche in Norvegia ha evidenziato la potenzialità di un amore senza limiti, garanzia di un futuro sostenibile, testimonianza di vera libertà e progresso. Spaziofamiglia@cittanuova.it

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