“Mater et magistra”
Il Pandit Nehru, parlando alla sessione inaugurale del Parlamento indiano, ha citato la “Mater et Magistra” quale modello dello spirito che deve animare l’economia moderna.
Quel che fu l’Enciclica Rerum Novarum di Leone XIII per la «questione operaia» nel secolo XIX, lo sarà l’Enciclica Mater et Magistra di Giovanni XXIII per la «questione sociale» del secolo XX.
Già lo sottolineano gli echi di carattere mondiale, riguardanti non soltanto i principi in essa esposti, ma soprattutto le indicazioni fornite alla soluzione dei problemi.
La penetrazione del documento negli strati più vasti dell’opinione pubblica mondiale, anche al di là delle stesse frontiere cattoliche, sta tutta nella sua essenza pastorale; coloro che conoscono Giovanni XXIII da vicino pensano che sia stato il Papa stesso, continuamente preoccupato per l’evangelizzazione del mondo moderno, a voler dare all’enciclica questa tonalità: nessuna polemica, ma costruzione feconda, in uno stile che tradisce la personalità del pontefice. I commenti di personalità e di organi di stampa di ogni Paese confermano come, per l’attualità e la aderenza ai problemi, il documento costituisca lo strumento più prezioso, offerto ai cattolici, per concretizzare sul piano sociale la linea perenne del Vangelo: e per ciò stesso merita da parte di ciascuno, uno studio personale.
In Italia il ministro Gonella ha messo in rilievo come nel pensiero di Giovanni XXIII «la dottrina sociale cristiana sia parte integrante della concezione cristiana della vita e come la Chiesa miri a portare un accento umano e cristiano nella civiltà moderna».
In Francia 350 mila esemplari della Mater et Magistra sono stati diffusi in un mese. «L’enciclica propone soluzioni concrete – scrive in un editoriale Le Monde –. Essa è rivolta verso l’azione e l’attualità; reclama una più grande efficacia nelle attività temporali… è adatta all’epoca, conforme alle esigenze delle giovani generazioni».
In Germania il quotidiano Die Welt, ascrive a merito della Chiesa avere indicato nell’aiuto alle nazioni sottosviluppate il grande compito dei nostri tempi.
Gli inglesi Guardian e Daily Mail notano la visione universale dell’enciclica nell’analisi dei rapporti tra i popoli.
Il New York Times ha pubblicato su quattro pagine l’intero testo del documento.
Spartaco Lucarini