Manzoni, l’esigenza di una «cultura economica» cristianamente ispirata
Una trentina d'anni fa Luigi Einaudi scriveva, a proposito delle pagine «economiche» del grande romanzo manzoniano: «Manzoni scrisse un capitolo meraviglioso sulla carestia, che io non mi stanco mai di raccomandare come il testo classico dal quale incominciare l'insegnamento elementare della scienza economica. Il Manzoni poté scrivere quel capitolo perché aveva letto e meditato e scritto appunti critici sui maggiori economisti italiani e stranieri. Manzoni non scrisse il suo grande libro perché economista, ma avere, come ebbe, idee chiare sulle cose economiche giovò alla sua visione del mondo reale». Al di là di quanto nelle sue posizioni può essere datato, il grande merito del Manzoni, intramontabile, è il ricordare all'economia umana che, se vuole servire veramente l'uomo, deve lasciarsi guidare dall'Economia della Provvidenza.