Manifestazione e rivelazione. Fenomenologia dell’esposizione di Dio in Gesù

The work takes the perspective of a ‘correction’ of the phenomenological evidence: understood as an unavailable form of the symbolic experience of meaning, intrinsically marked by the necessary dispatch to the invisible axiological of meaning. In this rectification, the giving of meaning is irreducible to the description of empirical meaning (referred to as “manifestation”), but makes it indispensable for the determination of lived meaning (referred to as “revelation”). The reflections presented are intended to make explicit the special interest of this retraction of phenomenological epistemology for the theology of the revelation of God’s truth in the manifestation of the body of the Lord.

Lo scritto assume la prospettiva di una ‘correzione’ dell’evidenza fenomenologica: intesa come forma indisponibile dell’esperienza simbolica del significato, intrinsecamente marcata dal necessario invio all’invisibile assiologico del senso. In questa rettifica, la donazione di senso è irriducibile alla descrizione del significato empirico (indicato come “manifestazione”), ma lo rende indispensabile per la determinazione del significato vissuto (indicato come “rivelazione”). Le riflessioni presentate si propongono di esplicitare lo speciale interesse di questa ritrattazione dell’epistemologia fenomenologica per la teologia della rivelazione della verità di Dio nella manifestazione del corpo del Signore.

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