Mancano proposte politiche forti

Un commento all'editoriale di Iole Mucciconi L'identità di Pd e Pdl. Emerge l'esigenza di un dibattito serio tra partiti sui veri problema della società italiana: crisi demografica, istruzione, economia e criminalità organizzata
Angelino Alfano e Enrico Letta

Ho letto l'editoriale di Iole Mucciconi "L'identità del Pd e del Pdl", che condivido. Ragionavo, invero, sul fatto che oggi mancano delle proposte politiche forti, che partono dai gravi problemi e situazioni della società italiana e individuino le direttrici su cui tutta la società deve muoversi, affinché – come dice Mucciconi – «ci consentano di conoscere la visione dell'uomo e della società che ciascuno promuove». Penso che solo alla luce di ciò possano trovare giusta soluzione anche le contingenze politico-finanziarie, su cui sembra imperniarsi tutta la sorte dell'attuale Esecutivo!

Riguardo all'anzidetta esigenza di chiarezza e di «argomentazioni ragionate… dei vari partiti», penso che sia auspicabile un dibattito serio all'interno del Pd e Pdl, con una messa a confronto delle diverse posizioni, al fine di delineare la linea politica di ciascuno proprio con riguardo ai gravi problemi della società italiana. 

E vale la pena di richiamare qui quali sono questi problemi, che nei dibattiti politici vengono sviati: la crisi demografica (denatalità) con le gravissime ripercussioni di carattere sociale, psicologico, culturale ed economico; un' istruzione all'altezza delle sfide che il mondo attuale pone; una riconversione dell'economia italiana, puntando alla valorizzazione dei beni storici e naturali dell'Italia (prodotti tipici e turismo) e la risoluzione del problema della criminalità organizzata, che non può essere affrontato solo con strumenti repressivi, ma offrendo le stesse possibilità di produzione e di lavoro date dalle organizzazioni mafiose.

E questo per citare solo alcuni dei problemi a cui, tuttavia, se ne legano altri, in ambito fiscale e giudiziario. A questo proposito sarebbe auspicabile, infine, che gli sfidanti alle primarie del Partito Democratico facessero un confronto serio, non gridato e non basato su "battute", per fare intendere la visione che hanno di detti problemi.

Gianni Caso

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