Mai più come prima

Finalmente un film sui giovani, serio ma non serioso, e non giovanilista. Sei compagni di classe, dopo la maturità, sono in gita sulle Dolomiti. Fra loro un ragazzo spastico, amico del ragazzo più generoso, Enrico. Un incidente li sveglierà dall’adolescenza prolungata per iniziare faticosamente le scelte della vita. In parte autobiografico, il film indaga con delicatezza e con gioia discreta sui sentimenti e sulle domande più serie (malattia, morte, dolore, amore, Dio…), sullo sfondo di una natura sentita con il suo fascino poetico e terribile: i giovani appaiono soli dinanzi al mondo grigio degli adulti che rischiano di essere più immaturi di loro. Il pregio del lavoro è l’agilità della sceneggiatura, il ritmo veloce e le pause giuste, unite alla freschezza recitativa (la maggior parte degli attori sono non professionisti, alcuni hanno pure composto le musiche del film) e alla fotografia luminosa. Gli attimi di riflessione, sparsi con sapiente noncuranza qua e là, danno al film un sapore lieve e profondo, che resta. Da non perdere. Regia Giacomo Campiotti; con Marco Casu, Marco Velluti, Natalia Piatti.

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