Mabasta!, studenti contro il bullismo

Adolescenti di varie regioni uniti contro i bulli: un gruppo di volontari, negli istituti coinvolti, si impegnerà per contrastare ogni forma di prevaricazione tra i banchi di scuola
Mabasta studenti contro il bullismo
Si chiama "Mabasta!" ed è il Movimento anti bullismo animato da studenti adolescenti". Fondato alla fine di gennaio dagli studenti della classe 1 A dell'Istituto “Galilei-Costa, grazie all'iniziativa di un gruppo di ragazzi (Giorgio Armillis, Martina Caracciolo, Mattia Carluccio, Mirko Cazzato, Jacopo De Lucia, Patrick De Silla, Marta Di Giuseppe, Lorenzo Greco, Niki Greco, Simone La Gioia, Francesca Laudisa, Michela Montagna, Edoardo Sartori, Alice Stamerra), Mabasta ha già attirato l'attenzione di altri studenti, degli educatori, di personaggi dello spettacolo e di politici.

 

«Questo movimento spontaneo, che nasce dai ragazzi salentini – ha affermato il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri alla nascita di “Mabasta!” è uno dei tanti simboli di quell'Italia che non vuole piegarsi ai soprusi e alle violenze dei bulli. I recenti casi di cronaca che hanno coinvolto alcuni adolescenti, vittime di bullismo e cyberbullismo, hanno reso evidente che questi fenomeni vanno contrastati anche attraverso politiche preventive di natura educativa. È proprio la scuola, come nel caso di Lecce, uno dei luoghi chiamati ad assolvere a questa funzione. Mi auguro che l'iniziativa "MaBasta!" possa raccogliere l'adesione del maggior numero di giovani in tutta Italia: il bullismo, insieme, non dovrà fare più paura a nessuno».

 

 

A tal fine, a Giugliano, il dirigente Giuseppe Pezza, insieme ai docenti e agli studenti, ha creato un gruppo di 110 volontari (due alunni per classe) per contrastare il bullismo tra i banchi di scuola. I primi studenti protagonisti dell’iniziativa sono Ugo De Rosa, Luigi Maglione, Domenico Palma, Angelo D'Urso, Luigi Martorano e Raffaele Pistola: insieme ai coetanei vogliono avviare un vero e proprio percorso per scongiurare la possibilità che gli studenti possano essere implicati in fatti di violenza, o essere vittime di stalking o di atti persecutori anche attraverso i social. Ma anche aiutare quanti possano far ricorso alla violenza, alla sopraffazione come strumento per farsi notare.

 

 

«Abbiamo accolto l’appello di MaBasta! e i 110 volontari, tutti allievi della stessa scuola – spiega il preside Pezzaseguiranno un seminario di formazione, che vedrà in cattedra esperti, psicologi, operatori della polizia postale e così via. Vogliamo avviare un percorso che sia condiviso, non vogliamo mettere in difficoltà i ragazzi che hanno aderito all'iniziativa, e per questo abbiamo ritenuto necessario fornire loro gli adeguati strumenti formativi».

 

 

Sono molte le scuole che stanno aderendo a questa iniziative. Per informazioni su Mabasta! guarda il video www.facebook.com/mabasta.bullismo/videos/471881049680020  

o visita il sito web (in costruzione) www.mabasta.org e la pagina Facebook www.facebook.com/mabasta.bullismo.

 

 

 

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