Lutto a Trieste per i poliziotti uccisi
A Trieste, questa mattina, regna soprattutto lo sconcerto. Una città che, si potrebbe dire, nella sua lunga storia ne ha viste tante; ma che è fondamentalmente tranquilla ed estranea ad episodi di violenza come quella che si è vista ieri in questura, dove hanno perso la vita due agenti per mano di un dominicano affetto da disturbi psichici.
I punti da chiarire sono ancora molti; tanto più che la vicenda era partita in modo tale da non lasciar presagire un simile epilogo. In mattinata una donna aveva subito e denunciato il furto del suo scooter, in una delle vie centrali della città. Poche ore più tardi Calrlysle Stephan Meran, di origini domenicane, aveva chiamato in questura riferendo che l’autore del reato era il fratello Alejandro, affetto da disturbi psichici; e offrendosi di collaborare con gli agenti. Secondo quanto riferito, anche Alejandro sarebbe apparso collaborativo all’arrivo in casa della polizia; e sarebbe poi stato condotto in questura con il fratello. Una volta sul posto, tuttavia, ha sottratto la pistola d’ordinanza a uno degli agenti che lo accompagnavano e ha iniziato a fare fuoco: sono così rimasti colpiti a morte il poliziotto in questione, Pierlugi Rotta, e un altro accorso per intervenire, Matteo Demenego.
Alejandro ha poi tentato la fuga, ferendo anche un’altra persona; prima di essere a sua volta colpito alla gamba da altri agenti appena fuori dall’edificio della questura. Nel frattempo anche il fratello Carlysle ha tentato la fuga, venendo bloccato dagli agenti. Alejandro è attualmente ricoverato e in stato di fermo all’ospedale Cattinara, dove è stato interrogato dagli inquirenti; avvalendosi tuttavia della facoltà di non rispondere.
Sono arrivati messaggi di cordoglio da tutte le autorità, sia nazionali che locali; mentre il sindaco ha programmato una giornata di lutto cittadino, con l’arrivo anche del capo della Polizia, Franco Gabrielli. Sono anche state interrotte diverse attività istituzionali e politiche; così come le attività di oggi della Barcolana, la celebre regata cittadina.
Al di là del dolore, naturalmente, è stata ancora una volta sollevata la questione della sicurezza delle Forze dell’ordine e su come questa non venga tutelata dalle leggi: in particolare in vicesindaco, Paolo Polidori, ha avuto parole particolarmente dure in questo senso, collegando il fatto anche alla presenza di stranieri in città – va precisato che i due domenicani erano peraltro regolari. Almeno per una volta, però, i social non si sono trasformati in una macchina del fango: pochi i commenti fuori luogo e irrispettosi, molti quelli di vicinanza alle famigle degli agenti colpiti.