L’uomo come presenza relazionale
Martin Buber, tracciando lo statuto ontologico dell’uomo, afferma che la sua struttura fondamentale è la relazionalità e il suo essere si configura metafisicamente come essere-in-relazione e cioè come apertura e dialogalità. Pertanto, l’uomo si costituisce come…
Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Per visualizzarlo effettua il login