Il Luna Park ecosostenibile
Si estende su 30mila metri quadri di terra del bosco della valle di Montello il Luna Park ecosostenibile di Bruno Ferrin. Il signor Ferrin, ottant’anni, gestisce dal 1969 la vicina osteria “Ai Pioppi” a Nervesa della Battaglia, nel trevigiano, ed è lui l’ideatore questo Parco giochi che riutilizza materiali da riciclo. Il primo dei giochi ideati è stato nel 1972. Si trattava di un’altalena da destinarsi allo spazio adiacente l’osteria: un piccolo divertimento per far trascorrere un po’ di tempo ai figli delle famiglie che andavano lì a gustare salumi, formaggi e vino. Fu in quell’occasione che scoprì la passione per questo tipo di lavori manuali. Il fabbro a cui si era rivolto non aveva tempo di saldare un paio di ganci e in tutta risposta gli indicò la saldatrice. Da allora è diventato un esperto saldatore ed ha realizzato unaquarantina di giostre.
Ad oggi tutta la famiglia Ferrin è impegnata in questa attività, in particolar modo il nipote Francesco, un ragazzo di 24 anni, che aiuta a dar forma alle nuove ideazioni del nonno sotto sua dettatura.
Tutte le opere realizzate quali la catapulta, l’uomo vitruviano, la teleferica, il bob, la maxi centrifuga e il giro della morte hanno nomi altisonanti poiché, come dice sempre nonno Bruno, questi nomi piacciono ai bimbi. Funzionano tutti senza elettricità e con l’energia cinetica del corpo, tranne il Pendolo che necessita di poca elettricità all’avvio per poi raggiungere la velocità di 100Km/h.
Attualmente la pagina Fb conta quasi 40mila like e il Parco giochi viene visitato da persone provenienti da svariate parti del mondo. Il giornale The Guardian, inoltre, lo ha incluso tra i 10 parchi più bizzarri al mondo.
Il parco è totalmente gratis. L’unico contributo che si chiede è di consumare presso l’osteria. E tra tanti che si divertono al parco, la persona che sembra divertirsi più di tutti è lui: Bruno, incantato a veder i “tosatti”, i bimbi, allegri.