LoppianoLab, un colpo d’ala al Paese
Pesce azzurro e moletti, trigliette e gamberi, calamari e zucchine: tutto fritto, ben caldo, abbondante, gustoso, economico. I pescatori di Cesenatico sono tornati dopo il successo dello scorso anno a LoppianoLab. E la fama si è diffusa tra i partecipanti. Sabato sera, infatti, davanti al salone San Benedetto, uno dei cinque punti musicali ed enogastronomici dell’Open City organizzata dalla cittadella, s’è formata una lunga fila di 400 estimatori del pesce fritto. In questo contesto hanno avuto modo di dialogare anche un monaco buddhista thailandese e un imam residente in Italia. A rendere più gradevole la consumazione una ricca sequenza di brani musicali e danze in costume offerta da una novantina di giovani dei diversi continenti. LoppianoLab è anche questo: un crocevia che favorisce pure informali aperture, dialoghi, scambi, prospettive.
Il titolo della terza edizione (20-23 settembre) poneva al centro le nuove generazioni – “Italia Europa. Un unico cantiere tra giovani, lavoro e innovazione” – e l’appuntamento ha mantenuto la parola. Nel laboratorio principale del programma, ad esempio, i giovani hanno fatto da mattatori nel dialogo con gli economisti Zamagni e Bruni, con Tiziana Ferrario del Tg1 e il nostro direttore Zanzucchi, con gli esperti dell’Unione europea Ponzano e Ferrara. Nel corso dei quattro giorni, i giovani hanno animato stand e incontri al Polo imprenditoriale (dall’incubatore d’impresa al progetto Policoro), hanno sostenuto il seminario sulle scuole di partecipazione del Movimento politico per l’unità, hanno popolato gli ambienti dell’Istituto universitario Sophia e seguito le presentazioni di questo innovativo percorso accademico.
All’insegna di un dialogo intergenerazionale si sono svolti i laboratori che – su legalità e intercultura, politica e ambiente, media e arte – hanno posto a confronto iniziative e sviluppato progetti per la formazione di cittadini attivi di ogni età.
Al Polo anche la Convention delle imprese italiane dell’Economia di Comunione è stata caratterizzata dalla presenza dei giovani (protagonisti delle scuole estive EdC) e della componente femminile. Con i giovani del progetto Policoro la sintonia con l’EdC s’è fatta più profonda: un convegno sull’economia civile si terrà in novembre a Rimini, con il concorso degli studenti di Sophia.
Tra gli oltre cento giovani delle scuole di partecipazione, c’erano anche coetanei semplicemente uditori che si sono appassionati all’amor civile per la propria città tanto da partire con l’intenzione di dar vita ad analoghi corsi a Torino e a Roma. Apprezzata da tutti la proposta di collaborare all’Osservatorio internazionale sulla fraternità, progetto presentato al recente Genfest di Budapest.
Felice la scelta dei quattro promotori (Polo e Città Nuova, cittadella e Sophia) di affidare l’ufficio stampa di LoppianoLab ad una squadra con prevalenza giovanile. Efficaci i canali dedicati all’avvenimento sui principali social network. Ebbene, sono state oltre 300 mila le persone che hanno partecipato a distanza agli appuntamenti.
Le prospettive aperte da questa edizione sono numerose e impegnative: l’elaborazione di un manifesto per la legalità; la collaborazione tra imprenditori, amministratori locali, educatori e cittadini attorno a progetti contro la criminalità e la corruzione in un’azione che raccordi Nord e Sud del Paese; la nascita di una rete internazionale di aziende del turismo responsabile; lo sviluppo dell’esperienza dell’incubatore d’impresa e di programmi di intrapresa giovanile; il progetto di crescita dell’imprenditoria femminile; la costituzione dell’associazione degli imprenditori dell’EdC per favorire il moltiplicarsi di aziende collegate.
Un’attenzione particolare è stata riservata dai laboratori alla politica nazionale ed europea. Da qui, il rilancio dello spirito comunitario, da un lato, e, dall’altro, l’impegno a proseguire la campagna di riforma della legge elettorale. La medicina per le elezioni del 2013 è la partecipazione ad ogni livello dei cittadini per rintuzzare antipolitica e astensionismo.
LoppianoLab 2012 ha accresciuto la sua tipicità: fare casa a vita e pensiero, a iniziative e idee, a esperimenti e innovazioni in reciproca connessione. Da questa edizione sono emersi con nitidezza elementi fondamentali per contribuire ad elaborare un progetto culturale e un programma formativo per cittadini che si sentono responsabili del Paese e dell’Europa.
LoppianoLab prosegue ora nelle città di provenienza dei partecipanti, gente che sta sulle tante frontiere della crisi italiana. È quella schiera di testimoni che i giovani cercano e con cui desiderano dialogare e collaborare. In questa prospettiva, Città Nuova rafforza il suo compito di informare e formare attraverso una serie di strumenti (sito e rivista, pubblicazioni e libri) sempre più rispondenti alle esigenze di questa stagione, ad incominciare dai cantieri del Progetto Italia sostenuti dal Movimento dei focolari.