L’opinione dei cittadini sul futuro dell’Europa
L’Unione europea (Ue) sta indubbiamente vivendo una crisi di identità e le sue istituzioni sembrano distanti dai bisogni dei cittadini. Eppure, negli ultimi 60 anni, il processo di integrazione europea ha fatto passi da gigante ma, per affrontare le sfide che abbiamo innanzi, è necessario pensare ad una riforma della governance europea. Per questo motivo, la Commissione europea ha aperto una consultazione pubblica che in dodici domande cerca di capire le preoccupazioni, le speranze e le aspettative dei cittadini rispetto al futuro dell’Ue e delle sue istituzioni.
Del resto, i leader europei si sono impegnati a costruire un’Europa che raggiunga risultati concreti in questioni che stanno a cuore ai suoi cittadini e, per questo, le istituzioni europee desiderano comprendere in quale direzione dovrebbe andare l’Ue proprio secondo i suoi cittadini. Infatti, in vista del vertice speciale dell’Ue che si terrà a Sibiu, in Romania, il 9 maggio 2019, e delle prossime elezioni del Parlamento europeo previste alla fine del mese di maggio del 2019, i capi di Stato e di governo dell’Ue hanno elaborato un’agenda dei leader su questioni urgenti e sfide per le quali è necessario trovare una soluzione. Per allora la Brexit dovrebbe essere compiuta, con tutto quello che ne conseguirà in termini di bilancio dell’Ue, mobilità dei cittadini, scambi commerciali, ecc.
Il questionario alla base della consultazione pubblica sul futuro dell’Europa è stato creato da un gruppo di cittadini selezionati in modo casuale. Si tratta di un sondaggio di opinione che, una volta trasmesso ai leader europei li aiuterà ad individuare le giuste priorità nei prossimi anni. È anche possibile leggere e commentare il Libro bianco sul Futuro dell’Europa, assistere ai dialoghi con i cittadini organizzati periodicamente dalla Commissione europea in giro per l’Europa o partecipare ad altri dibattiti organizzati frequentemente in ciascuno Stato membro.
Le consultazioni pubbliche sono uno strumento importante nel sistema di partecipazione democratica alle decisioni dell’Ue, poiché coinvolgono in prima persona i cittadini o quanti siano interessati a determinati argomenti di volta in volta proposti (imprese, associazioni di categoria, centri di ricerca, ecc.). Questa consultazione pubblica sul futuro dell’Europa non mira a redigere norme e regolamenti europei ma a raccogliere le opinioni dei cittadini europei da trasmettere poi ai leader dell’Ue, aiutandoli a individuare le giuste priorità per gli anni futuri. La consultazione resterà aperta fino al 9 maggio 2019 e rientra nel più ampio dibattito su futuro dell’Europa avviato con la pubblicazione del Libro bianco sul Futuro dell’Europa.