L’Opera a Roma rinasce
Presentata ieri la nuova stagione dell’Opera romana. Conti a posto e programmi che puntano ad una felice simbiosi tra antico moderno e contemporaneo. Così la nuova stagione 2015-2016 aprirà con Henze e i suoi The Bassarides, lavoro di un grande artista del ‘900 e continuerà con la popolare Tosca, dedicandosi alla celebrazione di Rossini a Roma a 200 anni dal Barbiere –che verrà riproposto poi a Caracalla – e alla Cenerentola, dati all’epoca, ai teatri Argentina e Valle ( e sarebbe stato interessante, potendo, rappresentarli proprio in questi luoghi dove sono nati).
La novità del Benvenuto Cellini di Berlioz si accompagna alla Linda di Chamounix donizettiana, poco eseguita (coproduzione con il Liceu di Barcellona), e alla superpopolare Traviata (coproduzione con Bucarest). Chiudendo con lo straordinario Purcell di Dido and Aeneas (coproduzione tra Berlino e Montpellier) e con Il Ballo in maschera verdiano in autunno.
Non basta. Apre la stagione sinfonica che, come ha detto il maestro Giorgio Battistelli, vede insieme antico e contemporaneo: ossia i cinque concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven e le Quattro sinfonie di Brahms affiancate a musiche di Berio, Bartòk, Petrassi, Elgar, Donatoni. Ravel, Casale, R.Strauss e Wolfgang Rihm nominato, quest’ultimo, compositore “in residence” romana per un anno.
Nuovo programma per il balletto diretto ora da Eleonora Abbagnato: si va dal tradizionale appuntamento con Lo Schiaccianoci natalizio e Il lago dei cigni alla serie dei “Grandi coreografi” con lavori di Balanchine, Nureyev, Millepied, Forsythe. Prelijocaj.
Fra le altre novità ci saranno sei titoli per giovani e ragazzi sotto i 26 anni, da Verdi a Rossini a Purcell in esclusiva per loro, frutto di una crescente passione giovanile per l’Opera. Ed infine “Figaro! Opera camion”, ossia un set viaggiante di piazza in piazza con la sua orchestra e la compagnia di canto, allo scopo di far conoscere a tutti Rossini.
Soddisfazione del sindaco Marino e del sovrintendente Fuortes: ben giustificata.