Lontano da casa
Nostro figlio di 22 anni si è trasferito per motivi di studio in un’altra città. Noi, non senza qualche preoccupazione, l’abbiamo accompagnato armi e bagagli nella nuova casa, che condivide con altri due ragazzi. Come sostenerlo in questa scelta di autonomia e allo stesso tempo fargli sentire che gli siamo vicini in qualsiasi necessità?. Paola e Giuseppe – Cosenza In tempo di bamboccioni non è male fare, come genitori, l’esperienza di figli che si assumono la responsabilità di affrontare i disagi dell’indipendenza per realizzare un proprio progetto: aiuta anche noi a non sentirci indispensabili e insostituibili nella loro vita, a rivalutare le loro risorse, a rielaborare il modo di comunicare con loro e condividere notizie, vicende familiari e anche valori. Sono convinta soprattutto dell’importanza, anche in questo frangente, del dialogo tra marito e moglie, della verifica comune di alcuni aspetti che comunque vanno gestiti e coinvolgono i genitori. Ad esempio, gli accordi riguardo l’economia: quali e quanti soldi servono al figlio? Sarà da capire insieme quando sia opportuno andare a trovarlo; in che modo consigliarlo circa la necessaria cura della nuova casa e di sé stesso o riguardo l’eventuale ospitalità di altre persone sotto lo stesso tetto… Ci sarà da tener conto degli altri ragazzi con cui vive, magari con abitudini e concezioni di vita diversissime dalle nostre. Quello che spesso accade è che questi nostri figli tirano fuori dal loro bagaglio, insospettabilmente, orientamenti e scelte che in qualche modo risentono dell’educazione ricevuta in famiglia, anche se con alcune varianti originali e aggiornate alla loro cultura, ma comunque costruttive e valide. Da questo impegno comune di rendere percorribile ogni distanza attraverso i ponti della fiducia, del dialogo discreto, della tenerezza matura, ne guadagnerà anche il nostro rapporto di sposi, come mi sembra di cogliere tra le righe dell’esperienza di una coppia di amici: Con la scelta dell’università nostro figlio ha avuto la possibilità di vivere lontano da casa. Anche se lo desiderava da tempo, la decisione non è stata semplice per lui, ma noi stessi lo abbiamo consigliato di cogliere questa opportunità. (…) La ricerca e la sistemazione di un alloggio gli ha dato l’occasione di confrontarsi con le difficoltà della vita; si è reso conto in prima persona dello sforzo economico che dovevamo sostenere ed ha maturato maggiore responsabilità nell’utilizzo delle somme a sua disposizione; ha cominciato anche a desiderare i momenti di ritorno a casa ed è iniziato con lui un dialogo profondo sugli argomenti forti della vita, come non c’era mai stato (…); il confronto con i suoi compagni di abitazione e di studio lo ha portato a fare una scelta personale delle convinzioni che possiede come eredità familiare. A distanza di due anni, siamo convinti che sia stato un bene non evitargli le difficoltà del cambiamento di vita, pur sempre disponibili ad offrire il nostro aiuto. spaziofamiglia@cittanuova.it