L’onda nera

Continua ininterrottamentel'arrivo di migranti nel nostro Paese e l'Europa intera viene interpellata da questo flusso di persone in fuga dalla guerra e dalle ingiustizie secolari
migranti

Continua l'afflusso di migranti verso l'Italia: 153 mila dall'inizio dell'anno, un record. L'Europa volge lo sguardo dall'altra parte, chiusa nei propri solipsismi che arrivano al paradosso di una unica regione belga, la Vallonia, a bloccare l'accordo con il Canada voluto dal 98,2 per centro della popolazione europea. L'Unione, è un fatto, è incapace di guardare al di là dei propri confini. Così è incapace di capire che l'afflusso di migranti verso l'Italia non è tanto e non è solo provocato dalle guerre in Medio Oriente ma dalle ingiustizie secolari che colpiscono l'Africa subsahariana. E' un'onda di uomini e donne dalla pelle nera che giunge a Pozzallo, a Catania, a Lampedusa. Morire d'implosione è il rischio dell'Europa. Serve il coraggio dei padri fondatori che non volevano costituire una entità politica astratta, ma semplicemente risolvere i problemi dell'accaio e del carbone. Oggi affrontare pragmaticamente e razionalmente il problema dei migranti potrebbe paradossalmente far capire all'Ue la via per risollevarsi, alzando lo sguardo dal proprio ombelico alla realtà dei poveri del Sud del mondo.

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