L’oltre
«Questi due mondi – il visibile e l’invisibile – sono in contatto. Tuttavia la differenza fra loro è così grande che non può non nascere il problema del confine che li mette in contatto, che li distingue ma altresì unisce. Come si può intenderlo? Qui come nelle altre questioni metafisiche il punto di partenza è ciò che noi già sappiamo dentro di noi. Sì, la vita della nostra anima ci dà il punto d’appoggio per conoscere questo confine che mette in contatto i due mondi, infatti anche in noi la vita nel visibile si alterna alla vita nell’invisibile, sicché c’è un tempo, sia pure breve, sia pure concentrato al massimo, talvolta fino all’atomo di tempo – quando i due mondi si toccano e ci diventa
contemplabile perfino questo congiungimento» (Pavel Florenskij).
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