Lo stato di salute dell’editoria in Italia

Presentato a Francoforte, nella prima giornata della Buchmesse, la Fiera mondiale del libro, il Rapporto sullo stato dell’editoria italiana nel 2013. Dal 2011 calo delle vendite del 14%.
buchmesse

È nel contesto della Fiera internazionale per lo scambio dei diritti librari d’autore che si sta svolgendo a Francoforte (9-13 ottobre 2013), che Marco Polillo, Presidente dell’AIE, Associazione Italiana Editori, ha presentato ieri il Rapporto AIE sullo stato dell’editoria in Italia. Fortemente negativa la fotografia del panorama editoriale italiano.

Il 2012 è stato un annus horribilis per il libro le cui vendite sono calate del 8,4%, e arrivano a -14% rispetto al 2011. I libri si comprano sempre meno in libreria – che passa dal 79% del 2008 all’attuale 73% – e sempre più su internet – che infatti cresce dal 3% nel 2008 all’11% del 2013.

Boom del mercato digitale: nel 2012 sono stati pubblicati 21.300 e-book con un +73% rispetto al 2011, andando così a costituire il 6% dei titoli in commercio.

E’ grazie agli e-book che l’indice della lettura è sotto il segno positivo. I lettori costituiscono solo il 46% della popolazione italiana. Il 30% del mercato è fatto dai cosiddetti lettori medi e forti (che leggono cioè più di 7 libri all’anno).

Se la lettura di libri complessivamente cala dal 2010 al 2012 (-1,5%) aumenta però quella dei libri digitali: dal 2010 si sono i lettori sono triplicati, arrivando a quota +136%

Sotto il segno negativo anche il mercato dello scambio diritti con l’estero: calano i titoli pubblicati in Italia frutto di traduzioni di libri stranieri – dal 23% del 2000 al 20% attuale. Diminuisce la vendita dei diritti italiani all’estero (-7,5%)e l’export di libri fisici del 10%.

A fronte di un quadro così fortemente negativo, aggravato dalla crisi economica che ha colpito duramente l’intera filiera del libro – ogni giorno si ha notizie di librerie che chiudono e aumentano le imprese che ricorrono alla cassa integrazione – Polillo, Presidente dell’Associazione Italiana Editori, torna a chiedere con forza un intervento politico a sostegno dei libri, spiegando che “una politica per il libro non è più solo urgente, è in ritardo”.

Quali le misure concrete da adottare? Un’azione di promozione del libro e della lettura; IVA agevolata per gli e-book (in Italia è il 22% mentre all’estero è il 3%); sostegno alle biblioteche con l’aumento degli sconti per gli acquisti libri; aggiornamento del diritto d’autore al digitale.

 

 

 

 

 

 

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