Lo spazio sconfinato di Olafur Eliasson
Non so se Eliasson, 55 anni, artista poliedrico di fama mondiale, creda nel paradiso. Ma so che esso, come attrazione di vivere nella luce e attraverso la luce, gli appartiene, come appartiene a ciascuno di noi. Entrare nel cortile del più puro rinascimento fiorentino, dalle arcate armoniche, e rimanere travolti dalla bellezza dell’installazione “Under the weather” – una struttura ellittica sospesa a 11 metri di altezza – è sentirsi affascinati da un fenomeno ottico per cui le diverse griglie sovrapposte di cui l’opera è composta creano uno sfarfallio di luci che ci seguono e ci inseguono per tutto lo spazio, man mano che ci muoviamo. Ci si apre, ben oltre la bellezza tecnica, un universo: esso ci accompagna sfrangendosi in cerchi luminosi e noi, il nostro sguardo, cambiamo. L’arte come vita nuova: è questa la sensazione o meglio la certezza che ci travolge, senza violenza, come una discesa-ascesa verso piani di luce.
Così quando si sale al piano superiore e ci si immerge nelle altre opere, veniamo ancora una volta destabilizzati: ci muoviamo, vediamo e insieme siamo osservati dai mutevoli voli della luce nelle sculture, nelle installazioni. Tomorrow 2022 è un lavoro composto da pellicole colorate applicate ai vetri delle finestre centinate poste lungo una parete della sala: creano una sequenza di colori che passano dal blu al verde al giallo al rosso della sommità. L’incanto è dato dalla luce che proiettata dalle finestre del palazzo di fronte allo Strozzi ci invade, ci rende ombre colorate insieme agli altri visitatori: è la luce bianca che si sfrange in colori definendo la personalità di ciascun osservatore-ombra colorata. Ci modifica, ci dà una nuova forma. Così siamo e non siamo nello stesso mondo ma in un altro. Noi galleggiamo nella luce: è questa la sensazione-certezza che la mostra offre attraverso le sue opere, così che il tempo diventa eterno. Noi possiamo per un istante provare il brivido dell’eternità grazie alla luce.
Questa esperienza trova un suo vertice in un’opera del 1993 intitolata significativamente Beauty, Bellezza. Fasci di luce colorata brillano in una cortina di nebbia. Le goccioline d’acqua incontrano il visitatore, ma questo arcobaleno fluttuante cambia a seconda della posizione di chi l’osserva: per ciascuno dunque ci sarà una esperienza personale diversa a seconda del rifrangersi della luce, facendolo entrare in una dimensione “altra”, non sappiamo se fisica, emotiva o spirituale o tutt’insieme.
Olafur conosce le ricerche luministiche dei grandi pittori del passato come Angelico e Leonardo ed è giunto alla comprensione che essa, la luce, è l’anima della vita e, per chi ci crede, del paradiso e di ogni paradiso possibile in cui tutto cambia e tutto al contempo rimane vivo. Il meraviglioso palazzo fiorentino brilla così in una aura sospesa, galleggia e noi con lui. Vorremmo che il tempo, attraverso queste opere e questa esperienza, non finisse mai. Da non perdere.
Olafur Eliasson. Nel tuo tempo. Firenze, Palazzo Strozzi, Fino al 22.1 (catalogo Marsilio arte-Palazzo Strozzi.