Lo scappato di casa
Un mese fa mi sono accorto che l’entusiasmo mi era fuggito di casa. Mi sentivo dentro un senso di insoddisfazione e un certo pessimismo trapelava dalle parole durante le conversazioni con i miei amici e me lo facevano notare.
Ho cominciato a girare dentro l’appartamento, negli armadi, nelle tasche dei pantaloni, nell’anima per vedere se lo ritrovavo, ma non c’è stato niente da fare: era scappato via.
Ho pensato che poteva essersi infilato nell’uscio dei vicini per farmi un dispetto. Allora, ho bussato alla porta degli studenti universitari che abitano sul mio pianerottolo con la scusa che avevo finito il sale e sono entrato, ma già dall’espressione del giovanotto che mi ha accolto, ho capito che non aveva preso la strada di casa sua. Anche lui aveva una faccia piuttosto spenta, forse pressato dalla preparazione di qualche esame difficile.
Tornato nel mio appartamento, ho dovuto concludere che l’entusiasmo non si accasa per forza nei giovani, lo si può perdere a qualsiasi età. Mi sono dato da fare consultando libri, enciclopedie e perfino i social per capire come riattirarlo su di me, ma anche lì non è che ho trovato un modo facile facile per riacciuffarlo.
A quel punto ho avuto un moto di ribellione e mi sono detto: «Oh, e datti una mossa! Vivi come se ce lo avessi in tasca, non gli dare tutta questa soddisfazione». In quel momento entra in cucina mia figlia e la accolgo con un bel sorriso, e così via a vivere la giornata proiettato fuori da pensieri negativi e meta-psicotici. Ha funzionato! Alla sera, mentre mi preparavo per la notte, mi sono ritrovato lo scappato di casa nel cuore e ho capito che lui, l’entusiasmo, si nutre d’intuizioni, di sorrisi, di voglia di vivere. Se non gli dai da mangiare, scappa via senza che te n’accorgi. Ti lascia al palo in una vita banale di cose ricorrenti.
Vale la pena allora di prendersi dei rischi, ascoltare quella vocina dentro che t’invita a cambiare, a rinnovare ogni giorno la tua vita, a non creare troppe routine, a sfidare il cinismo che si accumula vivendo. Tutto si può rinnovare e la fiducia è figlia di tanti piccoli atti di speranza messi in fila. Olio di gomito e pedalare.
Certe volte per sorridere devi fare, all’inizio, una divina commedia, ma poi, poco alla volta, se lo fai col cuore di un generoso commediante, senti l’anima che inizia a cantare fino a che torna la gioia di vivere, e ai tuoi amici puoi dare il tuo cuore rigenerato, a chi ti passa accanto uno sguardo di comprensione. Sei vivo!